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Farmacia dei servizi. Il Tar del Lazio rinvia


Nulla di fatto riguardo i ricorsi presentati al Tar contro i decreti che attribuiscono alle farmacie la possibilità erogare nuovi servizi sanitari. Il Tar ha infatti deciso di rinviare la valutazione a data da destinarsi. Ma la rinuncia, da parte dei ricorrenti, alle richieste cautelari indica un ripensamento rispetto ai pericoli e al danni che, secondo gli stessi, i nuovi servizi in farmacia avrebbero potuto arrecare agli operatori sanitari titolari di quelle prestazioni.

13 LUG - Si è tenuta stamani l’udienza presso la terza sezione quater del Tar del Lazio  per discutere le istanze cautelari proposte da alcune associazioni di operatori della sanità, tra gli altri da Feder Anisap, Ursap e Simfer, nell’ambito dei ricorsi con i quali è stato chiesto l’annullamento dei decreti del Ministero della Salute 16 dicembre 2010 (pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 10 marzo 2011 ed il 19 aprile 2011) attuativi del Decreto Legislativo n. 153/2009 per l’introduzione di nuovi servizi in farmacia.
Di fronte ai giudici, i ricorrenti hanno rinunciato alle richieste cautelari, lasciando indicare un ripensamento rispetto alle accuse del pericolo e del danno che i provvedimenti avrebbero provocato attribuendo alle farmacie la possibilità di rendere alcuni servizi sanitari e penalizzando, così, i professionisti sanitari titolari di quelle prestazioni. Come già più volte evidenziato da Fofi, Utifar e Federfarma, che avevano da subito replicato alle accusa spiegando che i decreti non rappresentano un modo che permette ai farmacisti di sostituirsi agli altri operatori sanitari ma semplicemente danno modo al paziente di reperire sul territorio più operatori sanitari con maggior facilità.
Ora il tutto è stato rinviato a data da destinarsi per la discussione del merito dei ricorsi ed in tale sede verranno valutati tutti gli aspetti dei decreti ministeriali impugnati e delle motivazioni sui quali si fondano le ragioni dei vari operatori sanitari. Che ad avviso dei vari organi di categoria costituitisi in rappresentanza dei farmacisti appaiono totalmente prive di fondamento e solo un tentativo di contrastare provvedimenti del Governo emanati al fine di rendere un migliore servizio sanitario all’intera collettività.

Avv. Paolo Leopardi

 

13 luglio 2011
© Riproduzione riservata

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