Cimo lancia la campagna per “ridare dignità alla professione”
Attraverso manifesti, video, messaggi sul web e slogan come "Visto o visitato?", la Cimo Asmd vuole riportare la figura del medico al centro della sanità e denunciare la "spersonalizzazione" della professione. Una situazione che “l'ultima manovra minaccia di peggiorare”.
15 LUG - "I medici del sistema sanitario nazionale subiscono un continuo attacco alle peculiarità del loro lavoro, progressivamente trasformato in una serie di adempimenti burocratici che tendono a sminuire e a gravare sulla prestazione a elevato contenuto professionale”. Per questo il presidente della Cimo Asmd, Riccardo Cassi, annuncia il lancio della campana “Visto o visitato?”, ideata dalla Cimo per per riportare la figura del medico al centro della sanità e denunciare la "spersonalizzazione" della professione.
Attraverso manifesti, video, messaggi sul web e slogan come "Visto o visitato?", l'obiettivo è quello di sensibilizzare la categoria “su un problema che va avanti da vent'anni e non accenna a migliorare. Anzi, con l'ultima manovra, minaccia di peggiorare la situazione”.
“Anche la carriera, una volta fondata sui meriti professionali, è diventata solo gestionale, premiando chi si adegua al meglio alle direttive aziendali rispetto a chi, invece, acquisisce competenze con lo studio e l'esperienza”, spiega Cassi, secondo il quale a tutto questo si aggiungono le problematiche come il blocco dei contratti, i tagli alle progressioni economiche, gli straordinari non pagati, gli aumenti fiscali, “che impoveriscono e demotivano sempre più il medico e un sistema di responsabilità professionale che, unico in Europa, persegue anche penalmente l'errore medico".
"Con l'ultima manovra finanziaria la misura è colma! E se non si cambiano le norme, le cose non potranno che peggiorare”, afferma il presidente della Cimo secondo il quale “occorre una scossa di orgoglio da parte di tutti i medici che credono nel valore di una professione che ha come mission la diagnosi e la cura delle malattie dei cittadini".
15 luglio 2011
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