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Precari. Accordo Sumai-Comeci: in un mese 150 medici esterni dell’Inps hanno aderito al sindacato


Un mese fa, il Sumai e i medici precari che lavorano per l'Inps, aderenti al Comeci (Coordinamento Medici Convenzionati Inps),  hanno fatto un accordo di collaborazione per tutelare i 900 dottori dell'Istituto che da circa 10 anni sono precari. In 30 giorni sono circa 150 i medici precari dell'Inps che hanno aderito al Sumai.

04 MAG - Per tutelare i medici esterni precari, per lo più medico legali, che da anni lavorano per l’Istituto di previdenza, i primi di aprile il Sumai Assoprof e il Coordinamento Medici Convenzionati Inps (Co.me.c.i.) hanno siglato un accordo. In un mese 150 su 900 camici bianchi precari hanno aderito al Sumai ritenendo che il sindacato possa rappresentarli per migliorare le proprie condizioni di lavoro all’interno dell’Inps. A darne notizia è lo stesso sindacato che, a distanza di 30 giorni, traccia un primo bilancio di questa collaborazione.

Nei primi giorni di aprile si sono incontrate una delegazione del Sumai nazionale, guidata dal Segretario generale Antonio Magi e una delegazione del Coordinamento Medici Convenzionati Inps (Co.me.c.i.), guidata da Francesca Tassi, medico convenzionato in servizio presso il Coordinamento generale medico Legale.

Entrambe le sigle hanno espresso la reciproca volontà di rafforzare la loro collaborazione per migliorare la condizione lavorativa di quei camici bianchi che da esterni lavorano per l’Inps e che da circa dieci anni aspettano dall’Istituto di previdenza una stabilizzazione che li faccia uscire dal cono d’ombra della precarietà.

Si tratta di 900 medici esterni all’Inps, consulenti ad ore, per lo più medico legali.

Di questi 150 in un mese, da quando cioè è stato siglato l’accordo tra Sumai e Co.me.c.i., hanno aderito al Sindacato degli Specialisti Convenzionati convinti che “Il Sumai Assoprof per noi è la soluzione”. A dirlo la stessa Francesca Tassi, medico esterno precario Inps rappresentante del Co.me.c.i., cheha aggiunto “il nostro obiettivo è ottenere una convenzione Sumai con l’Istituto di previdenza che ad oggi non c’è. Noi siamo dei convenzionati puri, pagati a ore e questa situazione va avanti da diversi anni. Ma ora siamo in una fase politica forse nuova, diversa in cui si parla di stabilizzare tutti. Anche il Presidente dell’ordine dei medici di Roma, in un comunicato ufficiale, ha detto chiaramente che occorre stabilizzare i medici dell’Inps. Questo è dunque un momento buono per chiedere all’Istituto di previdenza un’evoluzione del nostro rapporto. I miei colleghi da un po’ di mesi sentono il bisogno di avere una rappresentanza e abbiamo individuato nel Sumai un sindacato serio, capace e credibile”. 

“Il nostro sindacato – ha detto il Segretario Generale del Sumai Assoprof, Antonio Magi – ha accolto le richieste fatte dal Co.me.c.i. facendole sue e condividendo le esigenze di quei medici specialisti operanti presso l’Inps come esterni, con contratti orari ‘ad personam’, forfettariamente retribuiti, che aspettano da molti anni di essere stabilizzati con un contratto che li tuteli”.

“Il recepimento dell’attuale Acn – ha concluso Magi – che regola il rapporto dei medici specialisti convenzionati interni, con qualche modifica ‘ad hoc’ è quello che senza dubbio soddisferebbe le parti, in quanto con retribuzione oraria e per un numero di ore legato alle esigenze dell’ente previdenziale. Speriamo di avere in questi prossimi giorni un maggior numero di adesioni che permetterebbero al Sumai Assoprof, di richiedere quanto prima un incontro con i vertici Inps”.

04 maggio 2017
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