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Manovra: Anaao, “Mannaia sui medici”. Pronti ad azioni di protesta


“La parcella della cattiva gestione della politica viene messa in conto a chi è impegnato per servizi migliori e meno costosi”. Questo il commento dell’Anaao Assomed all’"accanimento” contro i medici che emerge dalla manovra economica varata ieri dal Consiglio dei Ministri. Annunciate azioni di protesta: “Non faremo sconti”.

26 MAG - In una nota diffusa oggi il sindacato della dirigenza medica del Ssn osserva che “se c'è l'esigenza di rimettere in ordine i conti pubblici non possono essere sempre i soliti noti, e con molteplici modalità, a pagare”. Secondo l’Anaao, la manovra “mette le mani nelle tasche” dei camici bianchi “fino a sfondarle”. “La mannaia – si legge nel comunicato - cade ancora una volta sui medici pubblici che, malgrado la perdita progressiva del potere d'acquisto delle loro retribuzioni, subiscono di fatto lo scippo degli incrementi economici di un contratto appena firmato, il congelamento e, per una parte non piccola, anche il taglio degli stipendi. La parcella della cattiva gestione della politica viene messa in conto a chi è impegnato per servizi migliori e meno costosi”.
Secondo l’Anaao, prendere i soldi direttamente dalle buste-paga dei medici “vuol dire introdurre una nuova aliquota fiscale mascherata, tanto più odiosa quanto più gravata da evidente disparità. Una nuova tassa che colpisce una parte della popolazione, a prescindere dalla capacità contributiva dei singoli, alla faccia della Costituzione. E' questa la grande riforma fiscale promessa?”.
Il sindacato osserva ancora come “nessuna manovra correttiva può essere considerata equa se salvaguarda rendite finanziarie e privilegi per penalizzare il lavoro, tantomeno quello dei medici del SSN chiamati a tutelare, in condizioni sempre più gravose e rischiose, un bene costituzionalmente garantito quale il diritto alla salute dei cittadini”. E poi, continua la nota, “nei prossimi 4 anni acquisiranno il diritto al pensionamento circa 30.000 medici dipendenti, l'intera generazione di professionisti entrati in servizio con la costituzione del SSN. Il provvedimento del Governo ne prevede una sostituzione limitata al 20%. Le conseguenze sulla quantità e qualità dei servizi erogati si prospettano devastanti ed a pagare saranno le classi sociali più deboli. Come definire tutto ciò se non con il termine di "macelleria sociale"? Come si può sostenere che la Sanità non è stata toccata?”.
Per tutte queste ragioni l’Anaao Assomed annuncia che si attiverà, insieme alle altre organizzazioni sindacali di categoria, per organizzare azioni di protesta tese a contrastare “provvedimenti tanto vergognosi quanto iniqui”.
 
G.R.

26 maggio 2010
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