Rinnovo Ccnl. Cosmed: “Niente aumenti per tutti i dirigenti? Governo smentisca subito”
"Il presunto azzeramento degli aumenti contrattuali dei dipendenti pubblici con più di 75.000 euro di reddito sarebbe l’ipotizzato 'contratto Robin Hood', dove i dirigenti sono il nemico, lo sceriffo di Nottingham e con la polpa sottratta a 160.000 dirigenti si andrebbero a sfamare 3 milioni e mezzo di dipendenti pubblici". Da qui la richiesta di un immediato chiarimento da parte del Governo, "prima che qualcuno si arrabbi sul serio".
12 SET - "L’ipotesi di azzeramento degli aumenti contrattuali dei dipendenti pubblici con più di 75.000 euro di reddito, ma forse si vuole dire di retribuzione, significherebbe che per tutti i medici e dirigenti non ci sarebbero aumenti stipendiali e con queste risorse si provvederebbe alla ristorazione dei redditi più bassi". Questo il commento della Cosmed che nel merito chiede un immediato chiarimento da parte del Governo.
"Sarebbe – commenta la Cosmed - l’ipotizzato 'contratto Robin Hood', dove i dirigenti sono il nemico, lo sceriffo di Nottingham e con la polpa sottratta a 160.000 dirigenti si andrebbero a sfamare 3 milioni e mezzo di dipendenti pubblici. Una sorta di partita di giro, bonus scaccia bonus, dove al bonus corrisponde il malus per i dirigenti. Dopo quasi dieci anni di mancati rinnovi contrattuali si producono queste mirabolanti innovazioni. Si ipotizza non solo lo stravolgimento di tutte le premesse e di tutte le regole della contrattazione, ma anche delle regole del buon senso. Questo significherebbe che l’avvio delle trattative, l’atto di indirizzo in via di emanazione e l’atto di indirizzo generale emanato sarebbero una grottesca finzione, una finzione pubblica".
"Se non ci sono aumenti stipendiali a che serve aprire tavoli vuoti? L’idea di usare il contratto di lavoro per ridistribuire il reddito, compito della fiscalità, è davvero una pensata mai prima proferita. Un pensiero minore e alieno. Un drone o forse meno tecnologicamente un asino che vola. Viene spontaneo domandarsi - prosegue la nota - se sia proprio il contratto dei lavoratori pubblici la palestra ideale per scherzi estivi e giochi acquatici. Forse qualche agenzia demoscopica ha indicato un sicuro ritorno elettorale derivante dal maltrattamento di medici e dirigenti? Per questo nei contenuti della prossima legge di bilancio i servizi pubblici non sono di attualità, premi bonus e incentivi sono solo rigorosamente per il privato? La crisi sembra essere superata per tutti, ma non per noi".
"Il Governo chiarisca e smentisca e lo faccia con sollecitudine. Dica che è tutto un fraintendimento che nulla di ciò è stato detto. Non vogliamo pensar male: si fa peccato. Mettiamola sul ridere almeno finché si può, prima che qualcuno si arrabbi sul serio", conclude Cosmed.
12 settembre 2017
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