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Rinnovo Ccnl. Il documento della Fials consegnato oggi all’Aran: “Rivendichiamo per tutti i dipendenti gli aumenti garantiti”


“Respingiamo la proposta di chi vorrebbe limitare gli aumenti contrattuali alle sole fasce più basse di reddito. Riteniamo, anche che le Regioni, nel rispetto e soddisfatti i vincoli di finanza pubblica fissati per i rispettivi Servizi Sanitari, devono destinare, al personale coinvolto nei processi di ristrutturazione, miglioramento organizzativo e razionalizzazione, parte delle economie aggiuntive conseguite con risparmi avvenuti sui costi per le risorse umane”. 

12 SET - Ringraziamo l’Aran per l’apertura odierna del tavolo per il rinnovo del contratto per il personale del comparto sanità.
Ci troviamo con due atti di indirizzo, quello del Governo – Ministro Madia – e quello del Comitato di Settore Regioni Sanità che si integrano ma che lasciano anche diverse perplessità e vuoti normativi (come il tema della mobilità interaziendale).
Certo non possiamo condividere che si demandi alla contrattazione le questioni di competenza di legge (la problematica della sterilizzazione del bonus 80 euro). Risorse che devono essere mantenute con la legge di bilancio 2018 e riteniamo che tutti gli aumenti contrattuali non devono produrre l’effetto di una perdita del bonus fiscale.
 
Le Risorse Economiche
Per il rinnovo del contratto non si può che partire dalle risorse economiche che il Governo deve mettere in campo anche con la prossima legge di bilancio 2018.

Rivendichiamo per tutti i dipendenti aumenti garantiti sui tabellari e respingiamo la proposta di chi vorrebbe limitare gli aumenti contrattuali alle sole fasce più basse di reddito.

Riteniamo, anche, per la particolarità del S.S.N., e per quanto espresso nella premessa dell’Atto di indirizzo del Comitato di Settore, che le Regioni, nel rispetto e soddisfatti i vincoli di finanza pubblica fissati per i rispettivi Servizi Sanitari, devono destinare, al personale coinvolto nei processi di ristrutturazione, miglioramento organizzativo e razionalizzazione, parte delle economie aggiuntive conseguite con risparmi avvenuti sui costi per le risorse umane.

Come del resto riteniamo che venga recuperata nei fondi contrattuali, per l’aumento dell’accessorio, parte delle risorse economiche sottratte, oltre il 30% tra il 2010 ed il 2016, che hanno impedito in questi anni lo sviluppo professionale e i passaggi alle fasce superiori.

In sintesi, riteniamo che debbano permanere nel rinnovo contrattuale le RAR ( risorse aggiuntive regionali).

Uno dei primi nodi da affrontare nel rinnovo contrattuale sarà su quale categoria e fascia verrà calcolato l’aumento medio di 85 euro mensile a regime sulla retribuzione stipendiale oltre alla determinazione di ulteriori risorse economiche per la parte della retribuzione accessoria.
 
 
Leggi il documento integrale della Fials

12 settembre 2017
© Riproduzione riservata

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