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Ipotermia. In 7 ospedali su 10 la temperatura dei pazienti chirurgici non viene mai misurata prima dell’ingresso in sala operatoria


L’ipotermia colpisce tra il 50%-90% dei pazienti sottoposti a interventi chirurgici e contribuisce ad aumentare l’incidenza di complicanze che gravano sui costi della sanità oltre che sul benessere dei pazienti. Questi i dati della Survey, realizzata da Siaarti nell’ambito della Campagna “Chirurgia senza Brivido” promossa da 3M che ha fatto tappa a Nuoro

23 GIU - L’ipotermia, ovvero una temperatura centrale corporea inferiore a 36.0 °C, rappresenta una complicanza comune degli interventi chirurgici che interessa tra il 50%-90% dei pazienti sottoposti sia a operazioni chirurgiche maggiori sia a procedure brevi. Un fenomeno che oltre ad arrecare disagio per il paziente comporta un aumento dell’incidenza di complicazioni associate all’ipotermia inattesa quali maggiore rischio di mortalità, necessità di emotrasfusione, degenze ospedaliere più lunghe, e aumento del rischio di infezione della ferita chirurgica, con conseguente aumento dei costi per gli ospedali.
 
È quanto emerso nel corso dell’evento sulla normotermia “Normo Days” organizzato nell’ambito della Campagna di sensibilizzazione “Chirurgia senza Brivido” che ha visto come quinta tappa del suo percorso Nuoro, presso l’Ospedale San Francesco. Un’iniziativa organizzata con il coordinamento scientifico di Siaarti, Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva e il contributo non condizionato di 3M Italia. Obiettivo, informare anestesisti, rianimatori, management della sanità e cittadini sui rischi e le possibili soluzioni dell’ipotermia, e sensibilizzare le istituzioni alla creazione di protocolli regionali.
 
“La Siaarti è da sempre impegnata nella preparazione e divulgazione di protocolli, percorsi e linee guida adottabili in diversi setting, in cui è coinvolta la figura professionale dell’anestesista-rianimatore – ha dichiarato Antonio Corcione, presidente Siaarti e primario della Uoc Anestesia e Tipo, Azienda Ospedaliera Dei Colli, “V. Monaldi” di Napoli – l’obiettivo di questa Campagna è fare informazione e formazione in modo da arrivare a un’omogeneità delle attività di competenza dell’anestesista su tutto il territorio nazionale.  Durante un intervento chirurgico, se non si attua un controllo della temperatura del paziente con gli strumenti adatti, è possibile andare incontro a un’ipotermia accidentale che espone il paziente a problemi clinici rilevanti. Nonostante tutti gli anestesisti conoscono l’importanza del monitoraggio della temperatura, se andiamo a vedere la realtà italiana, purtroppo riscontriamo una situazione a macchia di leopardo e molto deficitaria. Per questo motivo Siaarti ha elaborato il documento di Buona Pratica Clinica sulla normotermia perioperatoria”.
 
Da Siaarti le Buone Pratiche cliniche e una survey sul tema. In occasione della campagna sviluppata e promossa insieme a 3M Salute, Siaarti ha inoltre condotto una survey sulla gestione della normotermia perioperatoria, al fine di individuare lo stato dell'arte in Italia e le differenze tra le varie regioni. A livello nazionale, dall’indagine è emerso che nella metà delle strutture non viene mai misurata la temperatura dei pazienti prima dell’ingresso in sala operatoria, e che meno della metà delle strutture effettuano il monitoraggio della temperatura corporea centrale, parametro clinico fondamentale. Al fine di sensibilizzare il personale medico alla necessità di monitorare la temperatura centrale sia in anestesia generale che loco-regionale e di riscaldare il paziente, Siaarti ha recentemente emanato le Buone Pratiche Cliniche per la normotermia, un documento di linee guida destinate agli operatori coinvolti lungo tutto percorso chirurgico del paziente: nel reparto, nel blocco operatorio (bo), in Pronto soccorso, rianimazione e recovery room.
 
“Normo Days”: da oggi fino al mese di novembre su tutto il territorio nazionale. Grazie all’impegno di 3M Salute e di Siaarti, la Campagna prosegue con il workshop in programma questo pomeriggio a Nuoro. La Campagna “Chirurgia senza Brivido” consisterà in un percorso educativo volto alla diffusione delle Buone Pratiche Cliniche di Siaarti in cui saranno coinvolti capi dipartimento, primari di Anestesia e Rianimazione, Direzione sanitaria e Risk manager. I Normo Days permetteranno inoltre di stimolare l’apertura di tavoli di lavoro per la creazione di protocolli ospedalieri e regionali, traducendo così i suggerimenti delle Buone Pratiche Cliniche in azioni concrete e finalizzate ad una migliore gestione della normotermia negli ospedali italiani. I Normo Days vedranno inoltre un momento di confronto in occasione del Congresso Nazionale Siaarti, in programma ad ottobre a Rimini, al fine di valutare le proposte e i progetti realizzati nelle tappe precedenti. 
 
“Ricerca e innovazione sono sempre stati il motore della nostra azienda, ma con il lancio di questa campagna vogliamo supportare un passaggio culturale fondamentale nel nostro Paese nel monitoraggio e gestione della temperatura centrale, perché siamo convinti che il nostro contributo non debba limitarsi nel rendere disponibili tecnologie avanzate ma debba andare oltre, pensando al contesto in cui operiamo e a migliorare le condizioni dei pazienti che affrontano un intervento chirurgico. Pazienti più informati e personale sanitario aggiornato sulle migliori pratiche cliniche aiuteranno la riduzione degli eventi avversi correlati all’ipotermia. Siamo orgogliosi di lavorare in partnership con Siaarti, Società Scientifica di riferimento del panorama anestesiologico nazionale” spiega Alessandro Lofoco, Sales & Marketing Manager di 3M.
 

23 giugno 2017
© Riproduzione riservata

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