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Padova. Tornano gli appuntamenti della scuola di formazione in etica medica promossa dall’Omceo


Affronta temi sensibili come inizio e fine vita, relazione di cura, nuove frontiere della medicina e della trapiantologia, consenso-dissenso, dichiarazioni anticipate di trattamento. Quattro gli incontri (20, 21, 27 e 28 ottobre). Prevista la partecipazione di Roberta Chersevani, presidente nazionale Fnomceo.

19 OTT - Riprendono gli appuntamenti della "Scuola di formazione in etica professionale medica" promossa dall'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Padova. E' la prima del Nord Est e del Nord Italia e la terza a livello nazionale dopo Modena e Rimini. Formazione, diffusione e sensibilizzazione sui contenuti delle discipline che rientrano nella definizione di “etica professionale”: questa la mission della Scuola che mira a stimolare una riflessione condivisa sui temi eticamente sensibili che si possono manifestare nella pratica professionale del medico, dalla bioetica di inizio vita alla bioetica di fine vita, dalla relazione di cura alle nuove frontiere della medicina, dalla teoria alla prassi, dall'appropriatezza a compiti e funzioni dei comitati etici.

Quattro gli incontri che si terranno nella sede dell’Ordine in via San Prosdocimo, 6 a Padova (Sala Augusto Colle).

Venerdì 20 ottobre dalle ore 14 si parlerà di etica di fine vita, cure palliative, nutrizione tra assistenza di base e accanimento terapeutico.

Sabato 21 ottobre dalle ore 8 si discuterà di disposizioni anticipate di trattamento, sostenibilità delle cure di fine vita, rete di cure palliative nel territorio.  
Venerdì 27 ottobre dalle ore 14 attenzione puntata sull’etica dei trapianti d’organo e le problematiche del consenso.

Sabato 28 ottobre dalle 8 si relazionerà su qualità di vita della persona trapiantata, etica e nuove tecnologie del trapianto, donazione e ricerca, sostenibilità del trapianto d’organo, le ragioni di chi dona e di chi non dona.

“L’Ordine si pone nel ruolo di ‘garante’ della professione medica e proprio per questo non può prescindere dal tutelare la salute dei cittadini e le scelte sanitarie che li riguardano, valorizzando l’impegno dei professionisti e l’offerta di una sanità che nella nostra realtà non può che essere eccellente, considerati i presupposti su cui si basa. Quello di Padova - spiega il presidente dell’Omceo di Padova, Paolo Simioni - è un Ordine che si prefigge di ‘vivere’ nella e per la città, essere vicino agli abitanti del territorio, essere interlocutore e interprete delle esigenze di salute di tutta la cittadinanza. Questo nell’ottica di giustizia e di equità sociale, con grande attenzione alla sostenibilità e all'appropriato utilizzo delle risorse economiche disponibili. Riteniamo pertanto strategica la Scuola di formazione in etica professionale medica, consapevoli come siamo di quanta parte occupi nel nostro fare e nel nostro agire la coscienza etica e bioetica, anche alla luce del nuovo testo del Codice deontologico. L'auspicio è di promuovere un ampio dibattito culturale su tutte le principali tematiche professionali e su aspetti di particolare rilevanza e attualità sanitaria”.

19 ottobre 2017
© Riproduzione riservata

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