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Medicina Democratica Onlus lancia la campagna “Dico 32”


“In questi anni di crisi economica le politiche di austerità messe in atto dai governi di tutta Europa hanno aumentato le disuguaglianze sociali e quindi di salute: sotto i diktat europei del pareggio di bilancio sono stati attaccati i sistemi di welfare costruiti con le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici dal dopo guerra, proprio quando sarebbe stato necessario investire maggiormente nella protezione sociale per tutelare la popolazione”. IL MANIFESTO.

07 FEB - Medicina Democratica Onlus con diverse altre associazioni e gruppi sparsi sul territorio nazionale è fra i promotori della Campagna per il diritto alla salute “Dico 32!  Salute per tutte e tutti”.

La campagna si inserisce fra le iniziative italiane previste per il prossimo 7 aprile quando, in occasione della Giornata mondiale della salute dell'Oms.

I promotori fanno sapere che chi volesse aderire alla campagna  può sottoscrivere e diffondere il manifesto pubblicato nell'apposita pagina.
 
“Sappiamo che la nostra salute - si legge nel Manifesto della campagna - dipende da tanti fattori, come l’ambiente in cui viviamo e i diritti e i servizi a cui abbiamo accesso (casa, lavoro, reddito, istruzione, sanità, spazi di socializzazione), tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha definita uno “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale”. Sappiamo anche che, oggi, la salute non è uguale per tutte e tutti, e che malattia e mortalità colpiscono maggiormente le persone appartenenti alle classi sociali più svantaggiate. I cambiamenti climatici e le minacce ambientali legate all’attuale sistema produttivo non fanno che aumentare queste disuguaglianze e compromettono la sostenibilità nostra e del pianeta”.

“In questi anni di crisi economica - proseguono nel Manifesto da Medicina Democratica Onlus -, le politiche di austerità messe in atto dai governi di tutta Europa hanno aumentato le disuguaglianze sociali e quindi di salute: sotto i diktat europei del pareggio di bilancio sono stati attaccati i sistemi di welfare costruiti con le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici dal dopo guerra, proprio quando sarebbe stato necessario investire maggiormente nella protezione sociale per tutelare la popolazione”.

“Mentre le risorse destinate alle pericolose spese militari aumentano di anno in anno - spiegano i promotori nel Manifesto -, quelle assegnate alla salute sono state sistematicamente ridotte, e questo ha portato ad un peggioramento della qualità e dell’accessibilità dei servizi, delle condizioni di lavoro in sanità, dei risultati in salute. Ne hanno fatto le spese in particolare le donne, con il ridimensionamento dei consultori e le pesanti restrizioni in tema di interruzione volontaria della gravidanza, così come i servizi di prevenzione nei luoghi di lavoro e i servizi rivolti alle fasce più deboli della popolazione, come la salute mentale, i servizi per i disabili e le persone malate croniche e non autosufficienti. I valori fondamentali di universalismo e solidarietà, propri del Servizio Sanitario Nazionale, sono stati sostituiti da logiche aziendali di efficienza, contenimento dei costi, tutela di interessi privati e non del bene collettivo”.

“Vogliamo dire a chi fa profitti sulla nostra salute - spiegano nel Manifesto -, e alla macchina statale che li aiuta, che noi abbiamo altri obiettivi e non ci fermeremo fino a che non li avremo raggiunti: No alla mercificazione della salute, SI al suo miglioramento per tutte e tutti”.

“Lanciamo la campagna nazionale per il diritto alla salute - proseguono da Medicina Democratica Onlus - “Dico 32! Salute per tutte e tutti!”, con richiamo sia all’articolo 32 della Costituzione, sia al ribaltamento del ‘dica 33’ medico: un invito a prendere parola non solo per bloccare la privatizzazione della salute, ma anche per progettare e costruire un servizio sanitario nazionale realmente universale e democratico, inserito in una società giusta e in un ambiente salubre”.

“Proponiamo la data del 7 aprile - si legge nella parte conclusiva del Manifesto -, Giornata mondiale della Salute e Giornata europea contro la commercializzazione della salute e la privatizzazione della sanità, come un primo momento di convergenza e mobilitazione per dire insieme che la salute è un diritto, e non è in vendita”.

07 febbraio 2018
© Riproduzione riservata

Allegati:

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