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Cure dentali. Santaniello (Andi Roma): “Troppe le rinunce, vanno aumentate le detrazioni fiscali, da noi una proposta di intervento”


“E' nostra priorità porre all'attenzione della classe politica una proposta di intervento, sostenuta da una approfondita analisi di fattibilità, che preveda un aumento della detrazione fiscale sulle spese per le prestazioni odontoiatriche, incoraggiando così i pazienti a curarsi presso i nostri studi”. Questa la proposta di Sabrina Santaniello, presidente di Andi Roma

12 APR - “Il tema della rinuncia alle cure per ragioni economiche, vista la persistente crisi e la conseguente riduzione dei consumi, è di estrema attualità per restituire ai cittadini la possibilità di recuperare un percorso di attenzione e di cura della propria salute ed è stato oggetto di un'indagine promossa dall'ordine dei Medici di Roma e realizzata dall'Eures nel dicembre 2016”.
 
Risponde così la presidente di Andi Roma, Sabrina Santaniello, interpellata dall'agenzia Dire sul tema della rimborsabilità da parte del governo delle cure odontoiatriche, che sembrano essere una sorta di 'cenerentola' del servizio pubblico in quanto sono poche le possibilita' di assistenza nel Ssn e molte assicurazioni e fondi negano il dentista, con il risultato che spesso non resta che pagarsele da soli.

“Considerando quindi l'impossibilità di potenziare, da parte dello Stato, i servizi sanitari resi a titolo gratuito dal Ssn - prosegue Santaniello - è, come dirigenti, nostra priorità porre all'attenzione della classe politica una proposta di intervento, sostenuta da una approfondita analisi di fattibilità, che preveda un aumento della detrazione fiscale sulle spese per le prestazioni odontoiatriche, incoraggiando così i pazienti a curarsi presso i nostri studi”.

Quanto alla possibilità di organizzare giornate pro bono sulla salute orale, la presidente di Andi Roma fa sapere: “Oggi sono sempre più numerose, tra le fasce sociali più fragili, le persone impossibilitate ad accedere alle cure odontoiatriche e quindi ben vengano iniziative come l''Oral Cancer Day', promosso dalla Fondazione Andi Onlus e giunto alla sua 12esima edizione, che il prossimo 5 maggio porterà i dentisti volontari Andi nelle piazze con visite gratuite ai cittadini e attività informative sui fattori di rischio e gli stili di vita da adottare per prevenire il tumore del cavo orale. Iniziative importanti che da sole, però, non bastano a colmare il fabbisogno della popolazione”.

L'evoluzione della società e il cambiamento degli stili di vita, secondo Santaniello, pongono quindi un mutamento “anche dal punto di vista della prevenzione. Il cittadino/paziente può contribuire al miglioramento delle sue condizioni di vita solo attraverso una collaborazione attiva con il medico. Ne deriva che nella prevenzione diventa sempre più importante la necessità di responsabilizzare il paziente attraverso un'informazione il più corretta possibile che favorisca stili di vita sani limitando il ricorso alle cure del sistema sanitario nazionale, favorendo la diminuzione della spesa pubblica”.

La recessione economica che ha colpito il nostro Paese negli ultimi anni, intanto, ha limitato di fatto l'accesso alle cure odontoiatriche da parte di fasce sempre più ampie della popolazione. E i soggetti in condizione di vulnerabilità sociale sono in costante aumento. “In Italia, peraltro, mancano indirizzi condivisi per l'attivazione di progetti e servizi di odontoiatria sociale - tiene a sottolineare all'agenzia Dire la presidente di Andi Roma -. Ogni Regione fa storia a sé, ma sarebbero auspicabili campagne di prevenzione ed intervento su tutta la popolazione nazionale. Già esistono linee guida per la promozione della salute orale e la prevenzione delle carie, delle malattie parodontali, dell'edentulia, dei tumori maligni. La scarsa presenza degli odontoiatri del Ssn nelle scuole, nelle residenze per anziani, negli istituti per disabili, nelle carceri, nei campi di migranti, non riesce però a soddisfare tutte le richieste”.

Pertanto, prosegue Santaniello, i servizi di odontoiatria sociale vengono lasciati “ad iniziative volontaristiche di privati, che operano singolarmente o in associazione. C'è da considerare peraltro che il volontariato porta innegabili vantaggi ai bisognosi e arricchisce professionalmente e umanamente lo stesso operatore. Prova ne sia la crescita del numero dei giovani dentisti volontari, che hanno il desiderio di mettersi al servizio delle sempre più numerose persone con fragilità sociale ponendosi come risorsa per la comunità e per sé stessi. Nasce da queste considerazioni l'esigenza di portare avanti, sostenere e mettere a regime iniziative solidali a favore delle fasce di popolazione meno abbienti- conclude la presidente di Andi Roma- in tutto il territorio nazionale”.

12 aprile 2018
© Riproduzione riservata

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