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Contratto sanità. Fials: “Ecco perché lo abbiamo firmato”

di Giuseppe Carbone

La Fials ha firmato il testo definitivo, non solo perché è stata accolta ed inserita nel CCNL la dichiarazione congiunta proposta, ma per ben due ragioni fondamentali: per essere presenti con le nostre posizioni all’interno dell’istituenda Commissione Paritetica che ridefinirà la nuova classificazione del personale e per non essere esclusi dalle trattative a livello di Aziende ed Enti 

22 MAG - A due mesi circa dalla sigla della preintesa del CCNL 2016-2018 per il personale del Comparto Sanità, oggi in ARAN, dopo il via libera da parte della Corte dei Conti, è stato firmato definitivamente il testo contrattuale che entra, da subito in vigore, con gli arretrati economici ed adeguamento contrattuale economico con la busta paga del prossimo mese di giugno.
 
La FIALS, in questi due mesi, dopo non aver siglato la preintesa, ha espresso il massimo sforzo per riaprire, in parte, e modificare alcuni istituti contrattuali, dagli incarichi ai fondi contrattuali, ad alcune parti della normativa.
 
Rigida la posizione delle Regioni come dell’ARAN e chiusura netta alle modifiche ma positiva all’accoglimento pieno, nell’ambio del testo definitivo firmato, della proposta FIALS su una dichiarazione congiunta delle Parti, che impegna le stesse a riaprire il negoziato ove l’ARAN sigli un contratto con la dirigenza medica e sanitaria con aumenti economici percentuali superiori a quelli definiti nel CCNL per il personale del Comparto.
 
La FIALS ha firmato il testo definitivo, non solo perché è stata accolta ed inserita nel CCNL la dichiarazione congiunta proposta, ma per ben due ragioni fondamentali:
1. per essere presenti con le nostre posizioni all’interno dell’istituenda Commissione Paritetica, prevista nel CCNL, per ridefinire la nuova classificazione (carriera dei dipendenti), con il superamento dei ruoli previsti dall’ex DPR 761/79 e  le nuove progressioni economiche;
2. per non essere esclusi (non firmando il CCNL) nelle singole trattative a livello di Aziende ed Enti e non lasciare l’azione negoziale solo ad altre OO.SS. con l’impossibilità di tutelare i propri iscritti. 
 
Ci attendono, ora, altre tappe fondamentali. Dal prossimo 29 maggio al Ministero della Salute si apre il confronto sulla classificazione, normativa concorsuale del personale di ricerca IRCCS e IIZZSS pubblici che fanno parte del CCNL della sanità con la recente legge di bilancio 2018. Confronto che seguirà, simultaneamente, all’ARAN, solo con le OO.SS. firmatarie del CCNL del comparto sanità, per la trattativa del contratto integrativo al CCNL per lo stesso personale di ricerca.
 
Ed ancora, si attende la convocazione dell’ARAN per l’insediamento della Commissione Paritetica – OO.SS. firmatarie del CCNL ed ARAN -, previsto nell’ambito di questo CCNL, alla quale, diversamente da precedenti esperienze, viene assegnato un preciso mandato, da attuarsi con una procedura coinvolgente e all’interno di un tempo prestabilito.
 
I lavori della Commissione si svolgeranno in due fasi: la prima di natura istruttoria con la quale devono essere raccolti tutti i dati e gli elementi di conoscenza utili per l’elaborazione delle proposte finali.
 
La seconda la predisposizione di articolazioni per il nuovo CCNL 2019-20121 relativo a: 
una diversa articolazione e semplificazione delle Categorie e Livelli economici interni alle stesse;
l’istituzione di aree funzionali, in particolare quella socio – sanitaria dove è anche collocato il profilo dell’Operatore Socio Sanitario;
delineare le funzioni di tali aree, i profili professionali e le declaratorie funzionali, oltre  ad individuare eventuali nuovi profili non sanitari come gli autisti soccorritori.
 
In sintesi, la Commissione deve ridefinire:
la nuova classificazione del personale (carriera dei dipendenti) superando la rigidità delle norme riferite all’ex DPR 761/79 che allo stato prevede la classificazione in ruoli del personale quali: sanitario, professionale, amministrativo e tecnico;
le declaratorie – funzioni – dei profili professionali concernenti le competenze avanzate, come degli specialisti,  delle professioni sanitarie;
un ammodernamento del meccanismo delle progressioni economiche in luogo delle così dette fasce economiche, che meglio risponda alla valorizzazione della evoluzione professionale e dell’esperienza dimostrata;
l’evoluzione degli Operatori Socio Sanitari e personale amministrativo e tecnico;
un moderno e non rigido sistema delle indennità che deve essere coerente e efficace con la nuova organizzazione del lavoro e dei servizi.
 
Un lavoro ampio, complesso e funzionale al nuovo CCNL per il triennio 2019-2021, quello della Commissione Paritetica,  al quale la FIALS, che rappresenta tutte le professioni del sistema sanitario, non poteva e non può certamente sottrarsi con la mancata firma del contratto nazionale.
 
Giuseppe Carbone
Segretario generale Fials 


22 maggio 2018
© Riproduzione riservata

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