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Tecnici sanitari di laboratorio biomedico. Convegno Antel a Roma per il nuovo albo in via di formazione

di Lorenzo Proia

Importante meeting di Antel sullo stato dell’arte dell’ordine e albo professionale. Una giornata che ha visto la partecipazione dell’avvocato Marco Croce, di Saverio Proia, dell’ingegnere Franco Sorgini e di Fernando Capuano. Lavori in corso per una professione sanitaria che ora deve, come altre 16, “farsi Ordine” all’interno della Fno Tsrm Pstrp

26 GIU - Sta nascendo un nuovo albo professionale che riguarderà la figura dei Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico; questo avviene all’interno dei nuovi Ordini Tsrm Pstrp regolamentati con il Dm 13 marzo 2018. Sono infatti 17 i nuovi albi professionali di questo “maxi-ordine” in via di costituzione, oltre i Tsrm e gli Assistenti Sanitari già ordinati. L’Associazione Italiana Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico (Antel), una delle Associazione Maggiormente Rappresentative (Amr) di categoria è in prima linea in questa prospettiva e sta portando avanti questo lavoro rivoluzionario per la professione dei Tecnici di Laboratorio.

I Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico sono solo una delle numerose professioni che dovranno costituire il proprio albo, ai sensi del Dm 13 marzo 2018, entrando in un Organo Sussidiario dello Stato che comprenderà oltre 200mila professionisti della salute.

Per discuterne, sabato 23 giugno, presso l’Hotel Capital Inn di Roma in zona Giardinetti, l’Associazione ha tenuto una conferenza nazionale con le parti interessate. Il convegno è stato diretto e guidato grazie ai quadri nazionali, il Presidente Nazionale di Antel Alessia Cabrini e il Vicepresidente Paolo Casalino; quest’ultimo ha curato tutti gli aspetti organizzativi di un evento che è stato il primo nel suo genere.
 
Al convegno erano presenti Saverio Proia, in rappresentanza dell’Aran e già dirigente del Ministero della Salute; l’avvocato del Conaps Marco Croce; Francesco Sorgini, ingegnere informatico responsabile della piattaforma d’iscrizione all’ordine e Fernando Capuano. Il meeting è stato utile ai fini della formazione dei Rappresentanti delle Associazioni Maggiormente Rappresentativi (Ramr) che avranno il delicato compito di valutare i titoli abilitanti l’esercizio della Professione dei Tecnici di Laboratorio Biomedico e determinare la loro idoneità a far parte dell’albo o meno. Ogni regione avrà i propri Ramr e la valutazione avverrà sulla base di determinati titoli in possesso in base alle normative vigenti sulla equivalenza titoli.

“L’idea di costituire un albo professionale per i tecnici di laboratorio all’interno dell’Ordine nasce in seguito alla legge 3/2018 -  afferma a Quotidiano Sanità Alessia Cabrini -  che riguarda tutte le professioni non ordinate”. Ordinare una professione significa delineare il lavoro e lo stesso professionista attraverso delle linee guida comuni per tutti, spiegando qual è il suo campo di azione, definendo delle regole, degli standard formativi, titoli. Questo conferisce delle garanzie sia per il professionista che per il cliente che si rivolge a tale professionista.
“In Italia -  dichiara a Quotidiano Sanità Paolo Casalino - ci sono circa 30.000 Tecnici di Laboratorio e una delle criticità che abbiamo riscontrato è  riuscire ad arrivare a tutti per comunicare loro la possibilità nata con l’istituzione dell’albo . Fino ad oggi siamo abbiamo solo il censimento di circa il 15% di loro”.
 
“Per questo motivo – continua Casalino – al fine di raggiungere tutti i professionisti si stanno programmando incontri sul tutto il territorio e allo stesso tempo sono stati nominati due figure per ogni regione, i Ramr, che si occuperanno della valutazione dei titoli, come da procedure stabilite. In questa giornata sono state affrontate le criticità di questa fase transitoria che durerà 18 mesi che saranno affrontate dal Presidente e dal nostro Cdn che saranno di supporto ai nostri Ramr .Il grande sforzo organizzativo è stato premiato dal grande successo riscontrato”.

“Attualmente – conclude il Presidente di Antel  Cabrini - stiamo lavorando con il Ministero della Salute per trovare una soluzione sull’equipollenza di quei titoli che saranno necessari per far parte dell’albo, c’è accordo per affrontare e trovare una soluzione a tale problematica”.

Fernando Capuano, Presidente Onorario Antel e componente del Gruppo di lavoro nazionale che ha redatto la procedura d’iscrizione, nel ricordare il ruolo attivo e unico di Antel per la conversione in legge del Ddl Lorenzin ha auspicato per Quotidiano Sanità che “l’entusiasmo e l’energia vitale di tutte le Amr possano essere travasate nel costituendo Ordine ‘multi-albo’, che non dovrà essere percepito come un’istituzione burocratica  o peggio una nuova tassa ma la Casa comune di tutte le 19 professioni sanitarie dell'area tecnico-diagnostica, della prevenzione e della riabilitazione. I cittadini fruitori delle prestazioni socio-sanitarie , con il nuovo ordine dei Tsrm e Pstrp riceveranno più sicurezza e qualità. L’impegno di tutti i Professionisti della salute alla vita democratica dei costituendi organi collegiali a  base elettorale daranno un valore aggiunto e un'azione benefica sul Ssn”.

“Con questa iniziativa – ha affermato per Quotidiano Sanità Saverio Proia - e con tante altre già svolte o in cantiere si sta facendo conoscere la procedura per l’iscrizione al nuovo ordine ‘plurialbo’; si tratta di un risultato storico raggiunto dopo di decenni che ha portato ad un organismo pluriprofessionale che non ha pari in Europa ma credo al mondo, è un nuovo soggetto che ha tutto il potenziale sia per valorizzare i professionisti che per tutelare i cittadini e contribuire al miglioramento del nostro Sistema Sanitario”.

“L’obiettivo raggiunto con la Legge 3 Gennaio 2018 (cosiddetta “Legge Lorenzin” ndr) – ha dichiarato nel suo messaggio inviato al convegno Antel Tiziana Rossetto, Vicepresidente del Conaps, in prima linea, in sinergia con la Fno Tsrm Pstrp, per la costituzione degli Albi professionali - rappresenta un cambiamento epocale per le Professioni Sanitarie, per la loro rappresentanza, per i Cittadini stessi e per ile relazioni interprofessionali, niente sarà come prima.  Mai come in questo anno, abbiamo vissuto la complessità di un processo di cambiamento organizzativo, ma anche di identità unico nel suo genere non senza difficoltà. Stiamo andando verso una nuova responsabilità e verso un nuovo assetto organizzativo, tutto questo è stato possibile grazie alla storia delle Associazioni Maggiormente Rappresentative come Antel, fondatori del Conpas, organismo lungimirante che ha perseguito politiche professionali unitarie e cooperative all’insegna della collaborazione con le Istituzioni e le Professioni ora diventate realtà in una logica di sistema. Ci attende un compito operativo che metterà in campo le nostre migliori risorse per la implementazione e composizione degli Albi, siamo pronti alla sfida”.

Lorenzo Proia                                                                              

26 giugno 2018
© Riproduzione riservata

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