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1° luglio 2018: una data storica per oltre 220mila professionisti della sanità italiana

di Saverio Proia

Da oggi anche gli esercenti le 17 professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione finora prive di assetto ordinistico possono e si debbono iscrivere ai neo-costituiti specifici albi professionali presso i nuovi Ordini provinciali dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione in attuazione della riforma Lorenzin. Si completa così il lungo percorso ultra trentennale di riforma delle professioni una volta dette paramediche, ausiliarie o non mediche

01 LUG - Ed alla fine l’utopia diviene realtà, da oggi gli esercenti le 17 professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione già prive di assetto ordinistico possono e si debbono iscrivere ai neo-costituiti specifici albi professionali presso i nuovi Ordini provinciali dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione in attuazione della legge 3/18.
 
Si completa così il lungo percorso ultra trentennale di riforma delle professioni una volta dette paramediche, ausiliarie o non mediche ed ora professioni intellettuali con il medesimo impianto formativo, ordinamentale ed ordinistico delle altre professioni liberali (vedi mio articolo precedente).
 
L’ultimo atto è spesso il migliore, talora il più esaltante ed il più partecipato ed emozionante; in questi anni le hanno provate ed inventate di tutte i soliti noti per tentare, invano, di impedirci di giungere a questo storico risultato.
 
Si avvia, da oggi, l’insediamento istituzionale di una realtà ordinistica pluriprofessionale che non ha eguali per novità e portata strategica in Europa e forse nel Mondo, un ente sussidiario dello Stato destinato ad essere un nuovo protagonista rappresentativo di oltre 220.000 professionisti della salute che, certamente è destinato ed essere un interlocutore responsabile e propositivo dello Stato, delle Regioni, delle Aziende ed Enti Sanitari, delle Associazione di tutela dei diritti dei cittadini e dell’insieme dell’articolata rappresentanza sindacale, con la quale ha già avviato un confronto positivo.
 
Ma soprattutto per effetto della riforma di tutte le professioni mediche e sanitarie si apre un capitolo nuovo per la loro completa valorizzazione e per un auspicabile convergenza comune ed auspico unitaria nella difesa, rilancio e potenziamento della più profonda riforma mai realizzata in Italia costituita dall’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale pubblico, universale e solidaristico proprio nel suo primo quarantennale.
 
Ho partecipato a molte iniziative delle professioni interessate propedeutiche ed illustrative delle procedure attuative del nuovo Ordine pluriprofessionale ed ho apprezzato la passione, la condivisione e l’entusiasmo sia di chi sta per entrare in questa rappresentanza istituzionale delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzioni che l’impegno e la generosità dei gruppi dirigenti del Conaps e dei TSRM i quali hanno messo a disposizione per costruire la nuova realtà ordinistica tutte le loro risorse umane, professionali, strumentali, di conoscenza e logistiche, sedi comprese che ora sono di tutte.
 
Un grazie sincero e commosso a tutte le donne e gli uomini che stanno realizzando questa storica fase dell’organizzazione professionale in sanità, nella pubblica amministrazione, nei servizi sanitari e sociosanitari autorizzati o accreditati, ma anche nella libera professione, da chi per anni, quasi da visionario, ha perseguito per anni il raggiungimento di questo innovativo e discontinuo risultato,
 
Un grazie ed un apprezzamento particolare ad Alessandro Beux ed ad Antonio Bortone che stanno magistralmente dirigendo ed orientando tutto il processo di costituzione di questa nuova dimensione ordinistica multiprofessionale…ad maiora…
 
Saverio Proia 

01 luglio 2018
© Riproduzione riservata

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