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Contratto infermieri. Nursing Up a Grillo: “Senza fondi si riaprano le contrattazioni”


Il sindacato interviene sulle dichiarazioni del ministro al Question Time. “Se non ci sono le risorse, questi contratti nazionali di lavoro che contratti sono?”, domanda il Nursing Up per il quale forse “sarebbe più dignitoso dire che sono contratti sbagliati e che quindi bisogna riaprire le contrattazione”. Dal sindacato un plauso all’impegno annunciato dal ministro a verificare, nell'ambito della finanziaria, la “possibilità” di individuare  risorse” per i benefici contrattuali e le assunzioni.

28 SET - “Anche il ministro Grillo riconosce ufficialmente quello che noi abbiamo sottolineato e continuiamo a sottolineare da lungo tempo, cioè che non ci sono i fondi per sostenere i contratti: allora ad un certo punto, se non ci sono le risorse, questi contratti nazionali di lavoro che contratti sono? Possono essere considerati tali? Non è meglio rimettere tutto in ballo di nuovo? Non sarebbe più dignitoso dire che sono contratti sbagliati e che quindi bisogna riaprire le contrattazioni? Intervenga il nuovo Governo”. Così il presidente del sindacato degli infermieri Antonio De Palma commenta le parole di Giulia Grillo, ministra della Salute, durante il question time al Senato.

Grillo ha spiegato che “in sede di rinnovo dei contratti collettivi nazionali è emersa l'insufficienza delle risorse per garantire i benefici contrattuali”. “Affermazioni gravi – per il Nursing Up -, che confermano quanto il Nursing Up denuncia sin dal momento della firma del Ccnl comparto Sanità da parte degli altri sindacati. Un rinnovo contrattuale atteso dalla categoria infermieristico da ben nove anni, sottoscritto in fretta e furia in periodo pre-elettorale, ma non dal sindacato degli infermieri”.

Il sindacato plaude, invece, all’impegno annunciato dalla ministra Grillo “a verificare, nell'ambito della prossima manovra finanziaria, la possibilità di individuare le risorse necessarie sia al riconoscimento dei benefici contrattuali, sia ai fabbisogni assunzionali, anche in considerazione della fuga dei professionisti dal Servizio sanitario nazionale, che si è registrata negli ultimi anni, nella consapevolezza che avviando un'efficace politica per il personale potrà essere incrementata e potenziata l'attrattività dell'intero sistema sanitario nazionale”.

“Si tratta di affermazioni importanti - conclude De Palma - alle quali ci auguriamo seguano altrettanti fatti, visto che la ministra ha anche detto ‘che per l'anno 2019 il livello di finanziamento del fabbisogno sanitario standard a cui concorre lo Stato sarà incrementato almeno di un miliardo di euro rispetto alla disponibilità del 2018’. Un primo passo nella giusta direzione, ma ci riserviamo di aspettare per vedere in che modo verrà impiegato questo miliardo”.

28 settembre 2018
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