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Neonati. “La qualità delle cure è a rischio”. Il grido d’allarme di Fabio Mosca, nuovo presidente Sin


Neonatologo e Professore Universitario, è stato eletto ieri durante il XXIV Congresso Nazionale, si propone di migliorare l’organizzazione e la qualità delle cure neonatologiche in Italia. "Si evidenziano marcate disuguaglianze che si ripercuotono sui livelli di salute fin dalla nascita svantaggiando in modo inaccettabile fasce rilevanti di popolazione, in particolare nelle regioni meridionali del Paese".

29 SET - È stato eletto ieri a Roma il nuovo presidente della Società Italiana di Neonatologia (Sin): si tratta di Fabio Mosca, nominato, insieme al nuovo Consiglio Direttivo, dall’Assemblea dei soci, nell’ambito del XXIV Congresso Nazionale. Mosca ha le idee chiare sulla situazione dell’assistenza neonatologica in Italia e le ha messe nero su bianco nel programma per il triennio 2018-2021.
 
“Le cure neonatologiche e perinatali presentano numerose criticità. I dati Cedap, pubblicati nel 2018, evidenziano marcate disuguaglianze che si ripercuotono sui livelli di salute fin dalla nascita svantaggiando in modo inaccettabile fasce rilevanti di popolazione, in particolare nelle regioni meridionali del Paese”.

I tassi di mortalità neonatale nelle regioni del Sud sono del 39% superiori rispetto al Centro-Nord, con addirittura una mortalità del 203% più alta nella regione con risultati peggiori rispetto a quella più virtuosa.  “La Sin – ha chiarito Mosca - intende contribuire attivamente al miglioramento complessivo dei risultati assistenziali per i neonati del nostro Paese, con particolare attenzione al riequilibrio dei differenziali geografici”.


Il programma del neo-presidente è organico e strutturato. Un aspetto da portare all’attenzione delle Istituzioni riguarda la preoccupante denatalità e le risorse dedicate alla cura del neonato, in particolare quelle umane, sia mediche che infermieristiche, che non sono sufficienti a far fronte alla domanda assistenziale – spiega Fabio Mosca – “In Italia nel 2017 sono nati 464mila bambini di cui circa il 10% prematuri, che necessitano di strutture ed attrezzature moderne e di medici ed infermieri altamente specializzati. La carenza di neonatologi e infermieri a tutte le latitudini del Paese mette a rischio l’attuale buon livello globale delle cure neonatologiche in Italia (i tassi di mortalità neonatale sono mediamente ancora tra i migliori al mondo, grazie anche all’impegno rilevante di neonatologi e infermieri), se non troveremo rapidamente dei correttivi di sistema”.
 
Fabio Mosca, Direttore del più grande Reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale italiana (Fondazione Irccs Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano - Clinica Mangiagalli), Professore Ordinario e Direttore della Scuola di Specialità in Pediatria dell’Università degli Studi di Milano, punta con decisione i riflettori sull’attuale Rete dei Punti Nascita e delle Terapie Intensive Neonatali (Tin) “che non risponde più, al Nord, al Centro e al Sud del Paese, al mutare delle esigenze e alla oggettiva disponibilità di risorse”. Secondo il Prof. Mosca “bisogna ripensare in parte il modello assistenziale delle cure al neonato, affrontando anche il problema del carente sostegno offerto alle famiglie dopo la dimissione, fornendo una adeguata assistenza domiciliare ai neonati con patologia cronica”. La Sin intende essere sempre più punto di riferimento per i genitori, promuovendo modalità di comunicazione privilegiate con le famiglie e con le Associazioni di Volontariato.
 
Diversi e tutti impegnativi gli obiettivi definiti nel programma del neo-presidente e del nuovo Consiglio Direttivo. “Verrà rivolta particolare attenzione anche alla formazione continua di medici e infermieri, alla revisione degli standard organizzativi dell’assistenza perinatale, alla redazione delle linee guida, alla sicurezza delle cure e alla gestione del rischio clinico”.

Fondamentale per il raggiungimento di questi obiettivi un nuovo rapporto tra il mondo scientifico e le Istituzioni nazionali e locali, per creare delle proficue relazioni, rispettose dei reciproci ruoli, offrendo ai decisori dati e conoscenze fondati sull’utilizzo di una metodologia scientifica rigorosa, indispensabili per orientare strategie e scelte basate sulle evidenze e non sulle opinioni. “Abbiamo di fronte un triennio di sfide e duro lavoro – ha concluso Mosca – un triennio che condurremo senza risparmiarci e nel segno di un concetto che sarà da guida di ogni azione della SIN durante il mio mandato: il neonato al centro del futuro”.
 
Fabio Mosca porterà avanti il programma per il triennio 2018-2021 con il nuovo Consiglio Direttivo eletto dall’Assemblea, che è composto da Piermichele Paolillo (Roma), Vicepresidente, Giovanna Mangili (Bergamo), Tesoriere e dai Consiglieri Carlo Dani (Firenze), Raffaele Falsaperla (Catania), Daniele Farina (Torino), Paola Lago (Treviso), Fabrizio Sandri (Bologna) e Giovanni Vento (Roma).
 

29 settembre 2018
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