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Garante revoca sciopero del 9 novembre di medici e dirigenti sanitari: “Proclamazione troppo vicina a quella dell’altro sciopero degli anestesisti del 23 novembre”. A questo punto ci sarà un unico sciopero nazionale proprio il 23


Il "pasticcio" sulle date di proclamazione messo nero su bianco in una nota della Commissione di Garanzia che ha invitato i sindacati a revocare la giornata di sciopero del 9 novembre in quanto indetta senza aver rispettato il lasso di 48 ore dalla precedente comunicazione dello sciopero degli anestesisti del 23 novembre. Da qui la decisone degli altri sindacati medici e della dirigenza sanitaria di convergere tutti sulla giornata del 23 in un unico grande sciopero nazionale della categoria. LA LETTERA DELLA COMMISSIONE DI GARANZIA.

31 OTT - La Commissione di garanzia per gli scioperi ha invitato i sindacati della dirigenza medica e sanitaria a revocare lo sciopero del 9 novermbre in quanto la sua proclamazione è risultata troppo vicina (meno delle 48 ore previste dai regolamenti) con quella dell’altro sciopero indetto dai soli anestesisti dell’Aaroi-Emac per il 23 novembre.
 
Sconcerto tra i sindacati interessati allo sciopero del 9 novembre (Anaao Assomed – Cimo – Fp Cgil Medici E Dirigenti Ssn – Fvm Federazione Veterinari e Medici – Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr) – Cisl Medici – Fesmed – Anpo-Ascoti-Fials Medici – Uil Fpl Coordinamento Nazionale Delle Aree Contrattuali Medica, Veterinaria Sanitaria) che in una nota diffusa questa mattina imputano la causa della decisione a “problemi interpretativi delle norme che regolano il diradamento delle giornate di sciopero in sanità”, che ha portato la Commissione di Garanzia a imporre “alle sigle sindacali promotrici dello sciopero del 9 novembre di revocarlo, pena sanzioni pesanti”.

Da qui la decisione di spostare la protesta a venerdì 23 novembre in coincidenza con lo sciopero proclamato precedentemente dai soli anestesisti. I sindacati hanno poi comunicato che anche i sit-in organizzati per il 9 saranno rinviati al 23 novembre.

Nel frattempo resta fermo lo stato di agitazione delle categorie professionali e sono confermate tutte le azioni sindacali già in essere:
- il blocco degli straordinari in tutte le aziende sanitarie;
- l’astensione dalle attività non comprese nei compiti di istituto;
- la richiesta da parte dei dirigenti di usufruire di tutti i giorni di ferie accumulate;
- il pagamento di tutti i turni guardia eccedenti l’orario contrattuale;
- le assemblee nei luoghi di lavoro;
- l’Assemblea pubblica a Roma il 14 novembre ore 10.00 presso il cinema Nuovo Olimpia cui saranno invitati gli esponenti di tutti i gruppi politici che siedono in Parlamento;
- sciopero Nazionale di 24 ore venerdi 23 novembre.

31 ottobre 2018
© Riproduzione riservata

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