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Modena. Nursind denuncia: “Personale infermieristico Usl carente e demansionato”


Il sindacato delle professioni infermieristiche lancia un allarme sui doppi turni di lavoro giornalieri cui sono costretti alcuni infermieri, ma anche la carenza di personale Oss. La situazione viene definita pericolosa con possibili ricadute sulla qualità dell’assistenza.

08 MAG - Il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche di Modena, ha denunciato la carenza di personale infermieristico ma anche di personale Oss che causa “il continuo demansionamento della professione infermieristica”. Nel comunicato gli infermieri, prendendo ad esempio il caso del nuovo ospedale Sant’Agostino Estense di Baggiovara, parlano di un doppio turno lavorativo nello stesso giorno. “In alcuni reparti gli infermieri sono obbligati a lavorare il mattino e la notte dello stesso giorno - ha spiegato Mauro De Ceglie, segretario provinciale Nursind - non riuscendo a fruire di quel riposo psico-fisico che dovrebbe essere garantito fra un turno e l'altro così come previsto dal decreto legislativo 66/2003”.


Per quanto riguarda gli Oss, invece, viene citato il caso del reparto di Cardiologia di Baggiovara, dove sono presenti:

- una sala di emodinamica;

- una sala di elettrofisiologia;

- il reparto di degenza con 16 posti letto ma che spesso vede occupati anche i 2 letti di day hospytal e i 2 letti dedicati all'emodinamica;

- il reparto di terapia intensiva cardiologica;
- gli ambulatori di cardiologia;


“Il personale Oss è insufficiente perché gli operatori che vi lavorano, al momento, sono solo due in totale in quanto altri due sono in malattia - ha sottolineato De Ceglie - nel reparto, quindi, è presente solo un Oss al mattino e uno nel pomeriggio, lasciando il turno di notte scoperto di operatori socio sanitari”.

Questa situazione comporta che gli infermieri, pur di far funzionare il “baraccone”, si vedono costretti a svolgere mansioni non del tutto infermieristiche quali, come si cita nella nota del Nursind, “quelle di tipo alberghiero, l’igiene personale e il trasporto di pazienti, che obbligano ogni giorno ad un continuo demansionamento della professione infermieristica”.

“Quello che temiamo - ha concluso il segretario provinciale Nursind - è che l'enorme ed eccessivo carico di lavoro ricadente sugli infermieri e sugli Oss in servizio sia causa di stress e disagio psico-fisico che porta il professionista a non garantire un'assistenza di qualità con conseguenti rischi di errori professionali, sia in regime ordinario che soprattutto in condizioni d’urgenza”.

08 maggio 2012
© Riproduzione riservata

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