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Liste d’attesa. Ecco il piano del Lazio da 48 mln di euro per recuperarle: ambulatori aperti anche di sera e nei festivi 

Le risorse in campo saranno utilizzate per una quota pari a circa 35 mln per la specialistica ambulatoriale, agli interventi chirurgici saranno riservati quasi 10 mln e i restanti 2,6 mln andranno agli screening oncologici. Previsto il ricorso a strutture private accreditate per l’erogazione di parte delle prenotazioni sospese all’interno del budget ad hoc loro assegnato. Zingaretti: “Dichiariamo guerra alle liste d’attesa”. D’Amato: “Dobbiamo far sì che nessuno venga lasciato indietro”.

30 GIU - Recuperare gli interventi chirurgici, i ricoveri ospedalieri, le prestazioni specialistiche ambulatoriali e di screening che non è stato possibile erogare durante il periodo della pandemia da Covid-19, sono questi i principali obiettivi del Piano straordinario per abbattere le liste di attesa della Regione Lazio, presentato questa mattina dal Presidente della Regione, Nicola Zingaretti e dall’Assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.

Il Piano operativo prevede un impegno straordinario di spesa a favore delle aziende sanitarie e ospedaliere della regione Lazio di 47.970.518 euro, fissando allo stesso tempo una serie di indicazioni alle quali le aziende ospedaliere del Lazio si devono attenere, al fine di rispettare gli obiettivi previsti. 

Entrando nello specifico i circa 48 milioni di euro sono così suddivisi per attività sanitaria: Specialistica Ambulatoriale 35.388.145,57 euro; Interventi chirurgici 9.946.964,11 euro; Percorsi di Screening oncologici 2.635.408,32 euro.

In particolare: il recupero delle prestazioni di medicina specialistica ambulatoriale non erogate nel periodo dell’emergenza entro dicembre 2020, almeno nella quota del 90% del totale; l’ottimizzazione dei turni del personale medico e di comparto, e dell’uso degli spazi, delle tecnologie ed attrezzature; l’apertura dei presidi sanitari nelle ore serali e nelle giornate di sabato e domenica; l’utilizzo delle prestazioni aggiuntive da parte del personale sanitario presente nelle strutture pubbliche; il ricorso a strutture private accreditate per l’erogazione di parte delle prenotazioni sospese all’interno del budget loro assegnato.

Per fissare gli obiettivi previsti del Piano sono stati analizzati diversi indicatori, nello dettaglio: per la medicina specialistica ambulatoriale è stato valutato il differenziale dei volumi delle prestazioni erogate nel 2019 e nel 2021 con un incremento del numero e della tipologia; per gli interventi chirurgici sono stati valutati gli interventi in lista a gennaio 2022, distinti per classi di priorità; per gli screening oncologici è stato valutato il differenziale dei volumi delle prestazioni critiche per i tre percorsi di screening erogate nel 2021.

Infine, la Regione Lazio oltre a garantire le risorse economiche per il recupero dei ricoveri ospedalieri e delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e di screening prevede l’incremento del monte ore di assistenza specialistica ambulatoriale convenzionata interna.

“Oggi dichiariamo guerra alle liste di attesa per accelerare tutti i percorsi di screening e di prenotazione. Il messaggio che vogliamo dare è che siamo impegnati in maniera netta e inequivocabile a ridurre e risolvere il problema tempo”, ha detto Zingaretti. 

“La pandemia da Covid19 ha causato un ritardo nell’erogazione delle prestazioni sanitarie, quali interventi chirurgici differiti, prestazioni specialistiche ambulatoriali e screening oncologici. Per questo, dobbiamo recuperare il tempo perduto e far sì che nessuno venga lasciato indietro”, ha aggiunto D’Amato.



30 giugno 2022
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