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Esclusivo. Il testo del protocollo siglato da Regione Lazio e Inps. Obiettivo: sanare 150 mln di debiti in sanità

L'intesa, recepita da un decreto commissariale firmato da Zingaretti, dovrà chiudere una vicenda che si trascina da vent'anni. Dal 1994 agli enti morali che operano nel sistema sanitario regionale è stato infatti concesso di pagare i contributi verso l’Inps con i crediti vantati nei confronti delle Asl. Ma i pagamenti hanno subito spesso blocchi o rallentamenti. IL PROTOCOLLO

30 OTT - Chiudere una partita ventennale da 150 milioni di euro. Questo l’obiettivo del protocollo siglato tra Regione e Inps e approvato con un decreto del commissario Nicola Zingaretti.

La vicenda risale addirittura al 1994 quando ai cosiddetti enti morali - cioè ospedali e strutture religiose, onlus e associazioni piccole e grandi senza fini di lucro che operano per il sistema sanitario regionale nel campo dell’assistenza ai disabili – fu concessa (sulla base di una norma nazionale) la possibilità di pagare i contributi verso l’Inps con i crediti che vantavano nei confronti delle Asl.  Tuttavia la situazione si è progressivamente complicata, a causa del consistente ritardo o del blocco dei pagamenti da parte delle Aziende che ha determinato il conseguente avvio delle procedure di recupero da parte dell’Inps.

Il protocollo prevede quindi un periodo di un anno per sanare la situazione. In questo lasso di tempo, verrà effettuata una procedura di ricognizione dei debiti certi ed esigibili da parte dell’Inps. Nei prossimi messi spetterà alle Azienda sanitarie verificare, con ciascuno degli enti coinvolti, la consistenza dei crediti ceduti e fino al 31 dicembre del 2012.

Una volta individuate le somme, verrà sottoscritto un atto ed entro sessanta giorni la Asl provvederà a pagare all’Inps la cifra in questione, con l’aggiunta degli interessi che saranno calcolati a partire dal novantunesimo giorno dalla notifica dell’atto di cessione fino alla data di sottoscrizione dell’atto di ricognizione, ove il pagamento delle somme oggetto di ricognizione avvenga entro i successivi sessanta giorni. Superato tale termine gli interessi legali saranno dovuti fino alla data dell’effettivo pagamento.

Fino a 30 giorni dalla sottoscrizione del singolo atto di ricognizione e comunque fino alla definizione degli eventuali procedimenti pendenti, la posizione dei debitori non verrà considerata definita con riferimento all’importo che, sulla base del medesimo atto, l’Azienda Sanitaria si impegna a versare all’Inps. In questo caso L’Istituto continuerà nell’azione di recupero del proprio credito.
 
Gennaro Barbieri
 


30 ottobre 2014
© Riproduzione riservata

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