Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 20 APRILE 2024
Lazio
segui quotidianosanita.it

Anaao: “L'affollamento dei Pronto Soccorso è un indicatore. Il problema è nei reparti ospedalieri”

I PS sono affollati  per il crollo dei volumi di attività degli ospedali che, senza letti e adesso anche senza personale, sono paralizzati e non possono rispondere alla domanda dei cittadini. Il problema e la sua risoluzione vanno cercati nei reparti medici, chirurgici e di diagnostica

23 GEN - Non credo che qualcuno, competente in sanità, abbia mai potuto pensare che il cronico affollamento dei PS della capitale - non si può parlare di emergenza dopo almeno 5 anni di stabile criticità - potesse essere influenzato dall’apertura di una, cento o mille Case della salute. I cittadini in attesa di ricovero nei PS sono nella maggior parte persone anziane con patologie multiple che hanno bisogno di un rapido trattamento che solo l’ospedale può dare. E d’altra parte il territorio laziale è storicamente un ottimo territorio quando si tratta di filtrare gli accessi in PS.

I medici di medicina generale svolgono da sempre egregiamente anche questo compito e ogni anno leggiamo sul rapporto Sdo del Ministero che il Lazio presenta dei numeri invidiabili per quanto riguarda la richiesta di ospedalizzazione per le patologie più a rischio di ricovero inappropriato: diabete non controllato o complicato, scompenso cardiaco, asma, broncopneumopatia cronica.

Ad esempio nel 2013 l’influenza, che sembrerebbe oggi così devastante, ha richiesto nel Lazio una media di 3 ricoveri per 100.000 abitanti contro gli 11 registrati in Emilia o in Umbria. Nello stesso rapporto SDO osserviamo però che le performances degli ospedali laziali non sono buone relativamente ad alcuni importanti indicatori quali la degenza media o la degenza preoperatoria che sono tra le peggiori in Italia. Se associamo a questo le valutazioni di outcome presentate dall’Agenas possiamo dire che gli ospedali del Lazio lavorano bene, sono efficaci, ma sono terribilmente lenti, ingolfati. E non potrebbe essere diversamente dopo otto anni di tagli alla cieca, non accompagnati da provvedimenti riorganizzativi o di monitoraggio, che hanno minato l’ attività ospedaliera nella Regione Lazio.

I PS sono affollati, un lazzaretto come QS ci ha recentemente ricordato, per il crollo dei volumi di attività degli ospedali che, senza letti e adesso anche senza personale, sono paralizzati e non possono rispondere alla domanda dei cittadini.  Nel PS noi troviamo un indicatore, non un problema.
Il problema e la sua risoluzione vanno cercati nei reparti medici, chirurgici e di diagnostica. Adesso vediamo qualche spiraglio di luce. Dopo quasi dieci anni di assenza di provvedimenti a breve saranno resi operativi i nuovi Atti aziendali. Saranno buoni, meno buoni, vedremo. Li attendiamo con fiducia ma i Direttori generali, da poco insediati, non potranno mai cambiare la sostanza senza l’assegnazione delle opportune risorse.

E se non verranno assegnate le risorse agli ospedali pubblici non correggeremo mai i risultati devastanti raggiunti durante le precedenti legislature regionali: al San Camillo ad esempio dal 2005 abbiamo registrato una riduzione media dei volumi prestazionali del 32% con un costo di gestione assolutamente invariato e quindi con il rilevante aumento del costo medio di un ricovero che nel 2005 era di 5.800 euro e nel 2013 è stato di 8.700 euro. In altre parole i cittadini del Lazio hanno pagato di più per avere di meno!

Ben vengano le Case della Salute, l’apertura domenicale degli ambulatori e quant’altro possa rendere ancora più efficace l’assistenza territoriale, ma l’affollamento dei PS è un capitolo a parte.  
 
Bruno Schiavo
Direzione nazionale Anaao-Assomed

23 gennaio 2015
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Lazio

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy