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Lazio. Regina Elena ottiene certificazione europea Oeci per “massimo accreditamento di qualità”

Il riconoscimento assegnato dall'European Cancer Institutes è stato attribuito soltanto a 13 centri in tutta Europa. Il gruppo di auditors ha valutato positivamente il programma di riorganizzazione in corso, i progressi nell'integrazione della ricerca con la pratica clinica, e l’alto grado di motivazione di tutto il personale.

07 OTT - L’Istituto Regina Elena, unico Irccs oncologico del Lazio, ha ottenuto la certificazione di Comprehensive Cancer Center dall’'Organization of European Cancer Institutes (OeciI). Tale riconoscimento (il massimo su quattro livelli) è stata attribuito soltanto a 13 centri in tutta Europa.
L’Oeci ha lo scopo di promuovere i migliori modelli in oncologia e sviluppare soluzioni organizzative e scientifiche concrete, per combattere efficacemente il cancro, ma anche per migliorare le azioni di prevenzione e ridurre l’incidenza e la mortalità per tumore assicurando una migliore qualità di vita ai pazienti.

L'Organizzazione ha elaborato un sistema di accreditamento all'eccellenza specialistica, attualmente unico al mondo per l’oncologia, allo scopo di fornire ai malati oncologici in Europa un accesso equo e omogeneo alle cure e di aiutare gli istituti oncologici europei a introdurre e seguire un sistema di miglioramento continuo della qualità per le cure oncologiche utilizzando gli standard Oeci e il sistema di revisione tra pari (peer review), oltre che la costituzione di una rete europea nella quale gli standard di cura siano omogenei e costantemente aggiornati.

“Essere accreditati come Comprehensive Cancer Center – sottolinea Marta Branca, Commissario Straordinario degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri - conferisce al Regina Elena un importante riconoscimento che impegna ancora di più l’Istituto a promuovere i migliori modelli di diagnosi e cura in oncologia, attraverso soluzioni concrete e sostenibili, migliorare le azioni di prevenzione e ridurre l’incidenza e la mortalità per tumore. Questo grande risultato è stato raggiunto grazie all'impegno di tutto il personale degli Ifo”.

“Nonostante abbia subito il blocco del turnover e un consistente taglio delle strutture complesse – aggiunge Ruggero De Maria, Direttore Scientifico dell’Istituto, - il Regina Elena riesce a competere con i migliori Comprehensive Cancer Center europei. L’associazione tra la ricerca e la clinica è fondamentale in un settore così delicato come l’oncologia. E’ grazie a questo connubio che l’Istituto è riuscito a dimostrare di poter curare ad altissimo livello tutte le patologie oncologiche”.

Il gruppo di auditors ha valutato positivamente l’importante programma di riorganizzazione in corso, i grandi progressi nell'integrazione della ricerca con la pratica clinica, e l’alto grado di motivazione di tutto il personale. Sono stati rilevati dei punti di forza del centro oncologico, in accordo con gli standard di qualità Oeci , ed in particolare è stata osservata la presenza di un forte orientamento alla Cultura della Qualità; ci sono esempi eccellenti nell’istituto Regina Elena di “good clinical practice” in cui i risultati sono continuamente monitorati e i miglioramenti pianificati come, per esempio, in Medicina Nucleare, Radioterapia, e Ematologia.

Il recente trasferimento dei laboratori di ricerca all’interno dell’Ire per rafforzare ulteriormente l'integrazione tra scienza e clinica ha permesso la formazione dei Gruppi di Ricerca Translazionale, con il compito di fare interagire i ricercatori con i clinici.
L’Ire ha tra i punti di forza la presenza di tutte le diverse specialità delle chirurgie oncologiche ed è l’unico Irccs oncologico ad avere un reparto di neurochirurgia. Queste chirurgie molto competitive permettono all’Istituto di curare un numero particolarmente elevato di pazienti lungo l’intero percorso terapeutico, una caratteristica che garantisce standard di cura estremamente elevati.

Gli ispettori dell’Oeci sono inoltre rimasti molto colpiti dalla qualità dei programmi di prevenzione in cui è impegnato l’istituto, come il programma per i fumatori e i programmi sui tumori a trasmissione familiare e da HPV. L’eccellenza dei laboratori e delle strutture cliniche che si occupano di genetica clinica permettono di individuare gli individui ad alto rischio di contrarre i tumori alla mammella, all’ovaio e al colon.

E’ stato inoltre sottolineato l’eccellente servizio di cure palliative per i pazienti dell’Ire, che vengono effettuate a domicilio attraverso un’assistenza integrata con l’Istituto e un finanziamento dalla Regione Lazio. L’Ire ha anche un ottimo servizio per la terapia del dolore.
Infine è stato rivolto un plauso particolare per le diverse organizzazioni di volontari che sono attive per aiutare i pazienti e le loro famiglie nel percorso contro il cancro. Sono risultati ottimi esempi le attività pensate per il paziente in un’ottica di umanizzazione delle cure.
 

07 ottobre 2015
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