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Lazio. Uil: “Sanità regionale versa in situazione critica, è allarme per il Giubileo”

Il segretario regionale del sindacato, Massimo Mattei, spiega: “La nostra preoccupazione maggiore negli ultimi tempi è stata certamente rappresentata dall’Ares 118 e dalla gestione quantomeno rivedibile di un settore cruciale come quello dell’emergenza ed urgenza sanitaria”. 

06 NOV - “Dopo gli allarmi e gli avvertimenti lanciati rispetto allo stato attuale dell’emergenza sanitaria nella Regione Lazio in vista del Giubileo della Misericordia, nessuna risposta, salvo dichiarazioni di grandissimo impatto mediatico, è arrivata da parte della Regione Lazio sul piano dei fatti e delle azioni concrete”. E’ l’allarme lanciato da Massimo Mattei, Segretario Regionale della UIL FPL Roma e Lazio.

“Partendo dal presupposto che tutta la sanità laziale versa in una condizione molto critica – continua Mattei – la nostra preoccupazione maggiore negli ultimi tempi è stata certamente rappresentata dall’Ares 118 e dalla gestione quantomeno rivedibile di un settore cruciale come quello dell’emergenza ed urgenza sanitaria di questa Regione. In questo senso, infatti, ad un mese dall’inizio del Giubileo, il parco macchine in dotazione all’Ares, nonostante le altisonanti dichiarazioni di Zingaretti e D’Amato, non è stato ancora rinnovato visti anche i bandi di gara andati deserti durante l’estate. Al momento attuale, dunque, a prescindere da tutto ciò, la cittadinanza non ha certezze sull’acquisto effettivo di nuove ambulanze né sull’eventuale numero delle stesse, visto che da aprile ad oggi la Regione Lazio ha cambiato versione su questa storia fin troppe volte”.

Ultima notizia fresca di stampa, osserva Mattei, “in tal senso, è che il numero delle nuove ambulanze raggiungerà quota 100. Auspichiamo, in ogni caso, che queste vetture, se e quando arriveranno su strada, oltre che a rinnovare vadano ad integrare un parco macchine insufficiente per la gestione di un evento della portata del Giubileo. Ecco per quale ragione, a prescindere da veline mediatiche e spiegazioni che lasciano il tempo che trovano, ci troviamo costretti a prendere atto della realtà, che ad oggi è rappresentata dal nulla più totale se pensiamo a tutti gli interventi e le assunzioni che erano state paventate nei mesi precedenti". 

“Proprio rispetto alle assunzioni – spiega Mattei – o comunque alla volontà da parte della Regione e dell’Ares 118 Lazio di assumere, già in tempi non sospetti avevamo espresso contrarietà e diffidenza nei confronti del bando indetto dal Centro per l’Impiego di Roma Cinecittà su richiesta di Ares 118 Lazio, che riguarda l’assunzione di 51 “autisti barellieri”, una figura totalmente inventata da questi signori in quanto non prevista e normata da nessun CCNL. Proprio per questo motivo, la Uil Fpl Roma e Lazio ha presentato un ricorso al TAR del Lazio con lo scopo di ottenere l’annullamento di un bando che, di fatto, andrebbe a creare figure professionali totalmente improvvisate, senza contare, a lungo andare, una effettiva modifica della conformazione e composizione degli equipaggi delle ambulanze per come sono formati oggi. Noi riteniamo che non sia affatto questo il modo per sopperire alle evidenti e gravi carenze di personale che caratterizzano questa azienda e, più in generale, tutta la sanità laziale”.

A tal proposito Mattei sottolinea che “il medesimo discorso può essere affrontato anche per quanto riguarda lo straordinario, troppo spesso utilizzato in maniera scriteriata per cercare di tappare falle ormai sotto gli occhi di tutti. In questo senso, ci teniamo a ricordare alla Regione che prima o poi anche questa questione andrà affrontata con serietà e senza voltare la testa dall’altra parte visto dal prossimo 25 novembre, secondo quanto previsto dall’ adeguamento di una direttiva europea, non sarà più possibile per le figure professionali sanitarie superare le 48 ore settimanali e che i turni non potranno scavalcare le 13 ore per un riposo minimo giornaliero di 11 ore". 

“Tutto questo ci spinge a chiedere a gran voce, ancora una volta, alla Regione Lazio – conclude Mattei – che venga avviato, sia per quanto riguarda l’emergenza ed urgenza che più in generale per tutta la sanità romana e laziale, un piano straordinario di assunzioni di personale qualificato e non improvvisato, come quelle centinaia di volontari che la Regione intende formare e spedire in prima linea durante l’Anno Santo, con lo scopo di offrire un servizio degno ai romani e ai pellegrini che arriveranno a partire dal mese prossimo, pensando anche al futuro di un Servizio Sanitario Regionale che potrebbe giovare qualitativamente della nuova linfa che arriverebbe dalle ipotetiche assunzioni. Continuare ad attendere è totalmente controproducente e fare finta che tutto vada bene lo è allo stesso modo. Questa Regione potrà salvare la faccia solo abbandonando il metodo ormai noto del “tappa buchi” per passare ad azioni immediate e concrete che aprano a nuovi e migliori scenari per la nostra sanità”.
 

06 novembre 2015
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