Lazio. Pronto soccorso in crisi. L’affondo dell’Anaao: “Siamo al collasso e la Regione continua a non affrontare la realtà”
Durissima lettera del segretario regionale al presidente Zingaretti e al management regionale. “Mancano posti letto nelle Medicine, ma si continua a riempirsi la bocca di ‘territorio’ quando si era sbandierata una rivoluzione con le “case della salute” che non esistono”
13 GEN - Le ultime polemiche giornalistiche sulla situazione dell’emergenza nella Regione Lazio ed in particolare sull’affollamento dei P.S. dei grandi Ospedali della Capitale, ha evidenziato, con chiarezza, ciò che, a suo tempo, questa Segreteria Regionale, con un chiaro ed esaustivo documento, aveva ampiamente previsto: l’assoluta inutilità di alcune misure e l’inapplicabilità di altre
contenute nella circolare n. 128571 avente per oggetto “interventi finalizzati al contrasto del sovraffollamento dei PS/DEA”.
L’analisi, emersa a seguito di un approfondito dibattito all’interno dell’Associazione e riportata
nel documento del 10 luglio 2014, metteva chiaramente in luce, con atteggiamento propositivo ed estremamente collaborativo, quali erano i punti condivisibili ma anche i punti critici che sarebbero stati all’origine del fallimento della proposta della Direzione Regionale. In quell’occasione, data la complessità delle problematiche relative all’affollamento ed al mal funzionamento dei P.S. , chiedemmo ulteriori e più accurati approfondimenti da effettuare attraverso un coinvolgimento delle forze sociali ed in particolare, per quanto ci riguardava, dell’ Anaao-Assomed.
Ovviamente con l’arroganza ormai nota delle Istituzioni nei confronti dei “sudditi”, nulla fu accolto delle nostre proposte e nessun confronto fu mai aperto. Oggi ci ritroviamo ancora e per l’ennesima volta, sui giornali a leccarci le piaghe di propositi non realizzati, con la pubblicazione di fotografie che, vere o false che siano (e se sono false si individuino e si colpiscano i colpevoli), denotano, comunque, un degrado non più degno neppure del terzo mondo e che generano nei Cittadini rabbia e sfiducia. E’ questo che vogliamo? Che vogliono le istituzioni? I Direttori Generali e le autorità Regionali che giornalmente si riempiono la bocca di espressioni propagandistiche per presunti successi nella gestione della Sanità ed a salvaguardia della salute dei cittadini?
La realtà vera è che gli ospedali del Lazio sono al collasso, tutti; che i P.S. continuano ad essere affollati con tempi di smaltimento insopportabili, che mancano posti letto, soprattutto nell’area delle Medicine, che possano accogliere la stragrande maggioranza dei pazienti, anziani e meno anziani, che stazionano sulle barelle dei P.S. per ore o per giorni, in maniera promiscua, senza assistenza e cure precarie. A che serve continuare a moltiplicare posti letto di rianimazione o di terapia intensiva nei P.S. quando manca la possibilità di allocare malati cronici, anziani, con patologie multi organo e che costituiscono, oggi, il vero problema della nostra società invecchiata?
A cosa serve continuare a riempirsi la bocca di “territorio” quando si era sbandierata una rivoluzione con le “case della salute” che non esistono e quando si continua ad elargire ed a investire denaro su strutture e su categorie il cui contributo alla “causa”, anche in virtù delle assurde norme contenute nei loro contratti nazionali, è quantomeno discutibile? Se a tutto questo si aggiunge una marcata incapacità gestionale ed organizzativa il quadro che abbiamo difronte ci appare, nella sua drammaticità, addirittura roseo.
La Segreteria Regionale dell’Anaao-Assomed ribadisce, con forza, la disponibilità a voler contribuire, in spirito costruttivo ed in sinergia con le Istituzioni Regionali e con i Direttori Generali alla risoluzione dei gravi problemi della Sanità della nostra Regione pur non rinunciando, se necessario, a denunciare le manchevolezze e la cattiva gestione nell’interesse della salute e della dignità dei Cittadini.
Guido Coen Tirelli
Segretario Regionale Anaao Assomed
13 gennaio 2016
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