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Lazio. Disturbi alimentari: ecco il decreto. Due posti letto ad hoc presso rianimazione subintensiva nutrizionale del S.Giovanni

Crescono gli ambulatori territoriali che passano da 8 a 12, così da garantirne la presenza di uno per ogni Asl. La rete dei Centri diurni viene incrementata di 70 posti con la realizzazione di tre nuovi centri a Roma e uno per ogni provincia. Aumenta di 60 posti letto la capacità ricettiva del livello residenziale. IL DECRETO

15 MAR - Due posti letto dedicati alla rianimazione subintensiva nutrizionale saranno realizzati presso il complesso ospedaliero del S. Giovanni Addolorata di Roma. E’ la prima struttura del genere in Italia destinata ad assistere pazienti in coma o in pericolo di vita a causa di disturbi alimentari. E’ la principale novità contenuta nel decreto 80 firmato dal governatore Nicola Zingaretti che intende ridisegnare e potenziare la rete dei servizi destinati a curare le patologie come anoressia nervosa, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata. I disturbi del comportamento alimentare possono compromettere seriamente la salute di tutti gli organi e apparati del corpo (cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, ematologico, scheletrico, sistema nervoso centrale, dermatologico ecc.) e portare alla morte. Nel Lazio coinvolgono oltre 211mila persone: 17mila sono i casi di anoressia, 76mila quelli di bulimia e 117mila i disturbi alimentari di alimentazione incontrollata.

L'età di esordio si è abbassata e non è raro ormai trovare forme di disturbi del comportamento alimentare anche tra bambini e pre-adolescenti. Proprio per questo il decreto pone particolare attenzione all’implementazione complessiva della rete destinata ai minori. Vengono quindi individuati percorsi e la rete di strutture dedicate viene implementata a tutti i livelli assistenziali. Crescono gli ambulatori territoriali che passano da 8 a 12, così da garantirne la presenza di uno per ogni Asl. La rete dei Centri diurni viene incrementata di 70 posti con la realizzazione di tre nuovi centri a Roma e uno per ogni provincia. Cresce di 60 posti letto la capacità ricettiva del livello residenziale.

Queste disponibilità derivate dal calcolo del fabbisogno saranno utilizzate per avviare una struttura residenziale a Roma, una nell’area nord del Lazio per le province di Viterbo e Rieti, e una nell’area sud per le Asl di Latina e Frosinone. Potenziato anche il circuito ospedaliero con la creazione di due posti letto di rianimazione subintensiva nutrizionale al S. Giovanni di Roma ed è la prima volta che si crea una struttura di questo tipo a livello italiano per assistere pazienti in coma o in pericolo di vita. A questi si aggiungono altri 4 posti letto per minori al Bambino Gesù. Resta invariato il numero dei posti in day hospital: quattro presso il Policlinico Umberto I, due al S. Giovanni Addolorata e sei presso il Pediatrico Bambino Gesù.
 

15 marzo 2016
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