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Anaao Lazio: “No ai tempari regionali per ridurre gli organici e la qualità delle prestazioni”

In merito al tavolo Tecnico Ministero Salute, Economia e Regioni, integrato da consulenti ex Agenas, l'Anaao Assomed rifiuta le previsioni del decreto e sta analizzandone i contenuti al fine anche di una ipotesi di contestazione in sede giurisdizionale, annunciando di definire nei prossimi giorni le eventuali azioni di lotta sindacale.

05 LUG - “Da tempo il tavolo Tecnico Ministero Salute, Economia e Regioni, integrato da consulenti ex Agenas, sta provando ad imporre standard di tipo industriale al lavoro medico e sanitario, allo scopo di impedire l’adeguamento degli organici insufficienti del Ssn ed anzi di ridurre gli attuali organici di personale. In questo scenario le Regioni in piano di rientro, tra cui il Lazio, sono ricattate provando a usarle come cavie, in una logica di ospedale catena di montaggio, dove la tutela della salute diventa l’ultimo dei problemi. Su queste basi Mef e 'consulent'” ex Agenas hanno imposto al Lazio, che da tempo protestava sulle procedure proposte, un metodo ibrido di calcolo degli organici, diverso tra ospedali e territorio, tra strutture HUB e strutture spoke, tra ricoveri e prestazioni ambulatoriali”. Così il Segretario Regionale Anaao Lazio Guido Coen Tirelli commenta la l'approvazione del decreto regionale con il tempario per 63 prestazioni “critiche”.

“Primo atto concreto di questa insensata procedura - prosegue Coen Tirelli - è il Decreto del commissario ad Acta n.239 del 28 giugno scorso, che approva il 'tempario' delle prestazioni specialistiche definite critiche , ovvero caratterizzate da lunghi tempi di attesa. L’atto è stato definito, allo stesso modo del precedente decreto sulla riduzione delle liste di attesa, introducendo una sorta di metodo, basato essenzialmente su tempi medi di produzione delle diverse prestazioni specialistiche ambulatoriali, rapportati ad una interpretazione generica ed approssimativa della loro complessità, senza alcuna forma di consultazione della categoria medica, sia a livello sindacale che scientifico, che ordinistico”.

“Si sono quindi definiti - prosegue ancora il Segretario Regionale Anaao - tempi di lavoro che ricadono pesantemente sugli ospedali senza minimamente condividere con gli esperti la materia, si è avviata di fatto una operazione di smantellamento surrettizio degli organici ospedalieri della regione già fortemente penalizzati ed insufficienti, senza alcuna base tecnico scientifica e nel totale disprezzo della qualità delle prestazioni. Nessun intervento invece sulla inappropriatezza delle prestazioni richieste dai medici di base e convenzionati che è circa del 40%. Guarda caso gli unici “esperti” consultati dalla regione sono proprio i medici di base che sono gli attori protagonisti dell’attività prescrittiva inappropriata”.

“L’Anaao Assomed - conclude Coen Tirelli - rifiuta le previsioni del decreto e sta analizzandone i contenuti al fine anche di una ipotesi di contestazione in sede giurisdizionale. Accanto a ciò, considerato che l’obiettivo vero di Governo e regione sono i livelli occupazionali da ridurre e penalizzare, si definiranno nei prossimi giorni le eventuali azioni di lotta sindacale”.

05 luglio 2017
© Riproduzione riservata

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