Policlinico Tor Vergata. Cisl Fp denuncia: “Salario accessorio per un lavoratore su due”

“Secondo il management della struttura – dice il sindacato -, il fondo integrativo autorizzato nel 2015, quando i lavoratori erano 115, deve bastare anche per il 2017, quando la FTV di lavoratori ne conta ben 239”. Per il dirigente territoriale Sandro De Paoli “una condizione inaccettabile. Siano subito integrati i fondi contrattuali: la struttura cresce grazie alle professionalità”.

16 NOV - “Salario accessorio per un lavoratore su due. Questa in estrema sintesi la condizione che si sono trovati ad affrontare gli operatori sanitari, ausiliari, tecnici e amministrativi della Fondazione Policlinico Tor Vergata dove, secondo il management della struttura, il fondo integrativo autorizzato nel 2015, quando i lavoratori erano 115, deve bastare anche per il 2017 quando la FTV di lavoratori ne conta ben 239”. A denunciarlo, in una nota, è la Cisl Fp, che per bocca del dirigente territoriale Sandro De Paolis definisce la condizione “inaccettabile”.

“Per un Azienda come il Policlinico Tor Vergata – afferma De Paolis - è normale e di buon auspicio che il personale venga incrementato e aumenti il contingente in servizio. Siamo noi per primi ad aver sempre messo all’indice la carenza di personale e le conseguenti difficoltà di fornire una assistenza adeguata e di qualità. Quello che non è normale, anzi è una vera e propria falla del sistema, è che non siano stati integrati i fondi contrattuali. Pertanto con il fondo di 115 persone ne vogliono pagare 239”.
“Un’ingiustizia e un controsenso, visto che se la struttura cresce è soprattutto grazie alla professionalità di chi lavora ogni giorno per la salute delle persone e delle comunità”, dice ancora il dirigente territoriale della Cisl Fp. “All’aumento di personale in servizio deve obbligatoriamente corrispondere una adeguata integrazione dei fondi contrattuali. Come Cisl Fp siamo mobilitati per rivendicare con forza i diritti dei lavoratori pubblici della Fondazione Policlinico Tor Vergata con l’obiettivo di porre fine alle differenze e alle sperequazioni, reclamando il rispetto delle norme e della dignità dei lavoratori tutti”.

16 novembre 2017
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