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Fondazione Ime. Cgil, Cisl, Uil e Anaao manifestano al Ministero della Salute: “Ricollocazione dei dipendenti subito”

La chiusura dell’Ime è ingiustificabile ed è inaccettabile il licenziamento dei 41 dipendenti. Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio, Uil Fpl Roma e Lazio, Cisl Medici, Uil Medici e Anaao Assomed hanno chiamato in causa i Ministeri della Salute, degli Esteri, il Mef soci della Fondazione, e la Regione Lazio per farsi carico della ricollocazione dei lavoratori: “Difendiamo l’eccellenza”.

25 LUG - “No alla perdita di un Centro d’eccellenza, riconosciuto punto di riferimento internazionale in campo ematologico, e no al licenziamento di ben 41 dipendenti dalle straordinarie professionalità. Non saranno i lavoratori a pagare per una gestione sconsiderata e un uso scorretto delle risorse. I cittadini della nostra regione non meritano di avere meno certezze e meno qualità dei percorsi di cura”.
 
Hanno protestato davanti al ministero della Salute di Lungotevere Ripa, i lavoratori della Fondazione Istituto mediterraneo di ematologia (Ime), affiancati dalla Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio, Uil Fpl Roma e Lazio, Cisl Medici, Uil Medici e dall’Anaao Assomed. Obiettivo, sollecitare i Ministeri soci della Fondazione - Salute, Esteri e Mef -  e la regione Lazio a trovare una collocazione per i lavoratori di un Istituto che vanta 320 trapianti allogenici di piccoli pazienti provenienti da 39 paesi.
 
“Nel 2015 l’Ime è stato messo in liquidazione, inspiegabilmente in quanto erano stati stanziati i fondi necessari per sostenerlo – hanno dichiarato a Quotidiano Sanità i sindacati confederali – inseriti anche nella legge di Stabilità fino al 2020. Ma i lavoratori sono stati messi in liquidazione nonostante le promesse dell’ex ministro Lorenzin di voler salvaguardare le professionalità e il know-how acquisito. Ma ad oggi non è successo nulla. Sono state avviate le procedure di licenziamento con il silenzio complice della Regione e dei ministeri che hanno fondato l’Ime. Nessuno si sta facendo carico di questa situazione. L’Ime, lo ricordiamo è stata sovvenzionata con fondi pubblici. Chiediamo quindi un incontro con il ministro della salute Giulia Grillo affinché si trovi una ricollocazione per i lavoratori.
 
“Questa dell’Ime è una vicenda sconcertate – ha detto Guido Cohen Tirelli, Segretario regionale dell’Anaao Assomed – perché un’eccellenza laziale che dà assistenza ai pazienti di tutto il mediterraneo viene buttata via, e regalata in parte ad una struttura privata e per il resto chiusa, con dipendenti che dopo 15 anni di lavoro vengono messi alla porta. Chiediamo che venga salvato. Abbiamo una riunione il 1 agosto con la regione Lazio per aprire un confronto costruttivo e tutelare l’Istituto e le sue professionalità. Non ci daremo per vinti fin quando non avranno risposte certe”.

25 luglio 2018
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