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Lazio. Parifica Rendiconto 2017. Da Corte dei Conti ok senza rilievi. “Giù disavanzo. Ma attenzione agli equilibri coperti dalle tasse”

Migliora il disavanzo consolidato, che passa da 3,22 miliardi del 2016 a 2,48 miliardi del 2017, con una differenza di circa 734 milioni. Migliorano, ma sono sempre in rosso, i conti della sanità: il risultato economico del consuntivo del Ssr è passato da -136 mln nel 2016 a -100mln da preconsuntivo 2017. I Lea raggiungono quota 179 punti. Nota positiva anche in merito alla vicenda Sanim. Soddisfatto Zingaretti. Ma la consigliere della Corte dei Conti Oriella Martorana mette in guardia sui margini a disposizione per gli obiettivi programmatici di sviluppo e innovazione. LA REQUISITORIA DEL PROCURATORE

25 LUG - Via libera senza rilievi da parte della Corte dei Conti alla parifica sul Rendiconto 2017. Il Rendiconto viene ora trasmesso al Consiglio regionale per l’approvazione definitiva. Migliora il disavanzo consolidato, che passa da 3,22 miliardi del 2016 a 2,48 miliardi del 2017, con una differenza di circa 734 milioni.

In particolare, come evidenzia la Regione Lazio in una nota, “continua l’operazione di ristrutturazione del debito pregresso, attraverso l’opportunità dei decreti governativi: tutto questo ha consentito un risparmio, a regime, di 200 milioni di euro l’anno attraverso la rinegoziazione dei mutui a tassi più vantaggiosi. In particolare, nel 2017 si è completata la chiusura del  contenzioso sui derivati che ha consentito di semplificare ulteriormente il portafoglio del debito regionale”.

Il risultato economico del consuntivo del SSR è passato da -136 mln nel 2016 a – 100mln da preconsuntivo 2017 con un ulteriore probabile miglioramento, in corso di esame da parte del tavolo di verifica, nel consuntivo definitivo del 2017. E il punteggio dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza, è passato dai 152 punti del 2013 ai 179 punti, sopra il livello minimo di 160 punti. “Ciò ha consentito di ottenere maggiori fondi statali dovuti allo svincolo della premialità legata alla verifica dei Lea”, spiega la Regione, che evidenzia come ci siano buone notizie anche in merito alla riduzione dei tempi di attesa per i pagamenti dei debiti commerciali che si attestano, al 31 dicembre 2017, a 13 giorni.

“Ringrazio la Corte dei Conti, oggi si è determinato un fatto particolare: è la sesta parifica consecutiva del bilancio di un'amministrazione. Nel Lazio non era mai accaduto, per i cambi di amministrazione e, invece, ce l'abbiamo fatta. E possiamo dire che il Lazio era una Regione fallita, ora è una Regione ricostruita – parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: il cantiere è aperto ma ci sono dei segnali di straordinaria positività. In particolare, mi hanno fatto piacere due sottolineature: uno l'incredibile riconoscimento che questa è una Regione che pagava a 1015 giorni e ora paga a 15 giorni con una rivoluzione che credo non ha precedenti nella storia repubblicana, in nessuna parte de Paese; in secondo luogo la sottolineatura dell'importanza dell'operazione Sanim, noi stiamo ricomprando gli ospedali pubblici del Lazio, già i primi 16 con un risparmio di 180 milioni di euro, riconosciuto dalla Corte e abbiamo introdotto nel collegato delle norme per riacquistare tutti e 49 gli ospedali pubblici”.
 
“L'odierno giudizio di parifica della Corte dei Conti certifica la decisiva azione rivolta alla diminuzione del disavanzo sanitario di fondamentale importanza per l'intero equilibrio dei conti pubblici regionali". Lo dichiara l'assessore alla Sanità e l'integrazione socio-sanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato
 
"Di particolare rilievo - continua - la requisitoria del procuratore regionale che ha rilevato i segnali positivi in ordine agli equilibri di bilancio e nel rispetto delle garanzie costituzionali di erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea)". "Questo giudizio di parifica ci impegna ancora di più al miglioramento dei servizi in un quadro di equilibrio finanziario - conclude - Di particolare significato l'operazione di restituzione al patrimonio delle Asl degli ospedali cartolarizzati con Sanim che ha portato ad un risparmio sulle quote degli interessi''.

  
Ma insieme alle buone notizie, la Corte dei Conti invita anche a fare attenzione ad alcune questioni. “Dalla nota integrativa allegata al bilancio di previsione 2017/19 - ha spiegato il consigliere della Corte dei Conti Oriella Martorana - risulta che le disponibilità libere nel bilancio 2017 della Regione, al netto del settore sanitario, delle altre risorse vincolate e delle partite tecniche, ammontano complessivamente a 3.194 milioni di euro, in decremento rispetto al dato rilevato nell'esercizio finanziario 2016, che evidenziava un dato aggregato pari a 3.339 milioni di euro”, ha spiegato. “La spesa regionale per investimenti - ha proseguito Martorana -, anch'essa esposta al netto delle quote con copertura a carico del fondo pluriennale vincolato, è pari a 505 milioni. Risalta l'esiguità delle risorse desti abili a spese di investimento, in decremento all'omologo dato del 2016, che registrava un dato pari a 719 milioni. Si è perciò proceduto, in sede istruttoria, ad acquisire dall'Amministrazione dati di sintesi in merito alle categorie di spese caratterizzate da 'rigidità tecnico-contabile' che, con riferimento ai dati a consuntivo prodotti dalla Regione in sede istruttoria, espongono un ammontare complessivo pari a 23.439.804.443,14 euro”.
 
Per Martonara le risultanze esposte evidenziano che “il rapporto tra il trend delle risorse rigide e quelle effettive rimaste a disposizione dell'azione di governo e programmatica della Regione depone per il peso assolutamente rilevante delle prime e, conseguentemente, per la esiguità delle risorse libere. Ciò comporta rilevanti limiti sul grado di effettività possibile, alle condizioni date, degli obiettivi individuati negli atti di programmazione regionale e pure sul grado di intensità e coerenza con i quali i medesimi possono essere in concreto perseguiti, anche nell'ipotesi ottimale in cui l'Amministrazione possa disporre - nel corso dei cicli di bilancio - delle risorse già destinate ed effettivamente riassegnate a seguito del rinnovato consenso ricevuto dall'Organo di indirizzo politico”. In definitiva, “rimane da valutare, anche in termini prospettici, quali margini di effettività residuino al bilancio regionale a beneficio degli obiettivi programmatici di sviluppo e innovazione dichiaratamente perseguiti, mentre, per altrettanto, i relativi equilibri paiono garantiti solo per via del mantenimento della pressione fiscale imposta dalla permanenza della Regione nel Piano di rientro sanitario e dalla restituzione trentennale delle anticipazioni di liquidità riscosse per estinguere le passività pregresse”.

Per il procuratore regionale della Corte dei Conti, Andrea Lupi, “si concorda con la Sezione regionale rispetto alla necessità di un'attenta valutazione delle ricadute conseguenti ad una possibile fuoriuscita dal commissariamento e dal Piano di rientro del debito sanitario, prospettata nell'ambito del PO 2016-2018 (DCA n.52/2017) quale condizione ritenuta realizzabile già nel 2018 in sede di consuntivo 2017”.
 

Per Lupi occorre approfondire anche l’operazione Sanim, pur non ritenendo “dubitabile Ia sua convenienza complessiva che ha portato alla cancellazione di titoli con condizioni finanziarie estremamente onerose (il tasso di interesse applicato sui canoni corrisposti annualmente dalla Regione era pari a quasi il 6 % su base annua) e rifinanziamento a condizioni più vantaggiose (il bond regionale 2043 è stato collocato ad un tasso del 3,088%)”.

25 luglio 2018
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