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L’ospedale dei Castelli aprirà a dicembre. Addio ai presidi di Albano e Genzano

I tempi e le modalità di attivazione della nuova struttura sono state illustrate dal Dg dell’Asl Rm6, Narciso Mostarda, in audizione con la Commissione Sanità. Tutti gli operatori di Albano e Genzano, circa 500, saranno trasferiti nel nuovo ospedale. Prevista l’assunzione di 64 nuovi professionisti, fra infermieri e operatori socio sanitari, altri 6 nuovi primari oltre i 4 già assunti, e circa 30 nuovi medici. Già nella prima fase di apertura prevista l’attivazione di circa 140 posti letto.

03 OTT - La VII Commissione consiliare permanente Sanità, Politiche sociali, Integrazione socio-sanitaria e Welfare ha ascoltato ieri in audizione il Direttore generale della Asl Roma 6, Narciso Mostarda, presso il nuovo ospedale dei Castelli. Tema dell’incontro sono state le modalità e i tempi di attivazione della nuova struttura.
 
“L’avanzamento dei lavori – riferisce una nota della Asl Roma 6  -, ormai quasi giunti al termine, ha trovato l’approvazione dei consiglieri regionali, che hanno apprezzato il complesso e impegnativo lavoro svolto e hanno affrontato, in particolare, i temi della viabilità, della chiusura degli ospedali di Albano e Genzano e del reclutamento del nuovo personale”.
 
“A dicembre apriremo l’ospedale dei Castelli”, ha detto Mostarda.
“La struttura sarà dotata di macchine ad elevata performance tecnologica, 2 risonanze magnetiche, 2 Tac, 2 Angiotac, 3 mammografi digitali e varie altre apparecchiature per la diagnostica, per citarne alcune. Ma riutilizzeremo, dagli ospedali di Genzano e Albano, le apparecchiature a media e bassa tecnologia, così come parte degli arredi, selezionati e censiti perchè ancora in ottimo stato. Vogliamo massimizzare tutte le risorse di cui già disponiamo. Per quanto attiene al personale”, ha proseguito il Direttore generale.

Tutti gli operatori di Albano e Genzano, “che sono circa 500”, saranno trasferiti nella nuova struttura. “Stiamo assumendo 64 nuovi professionisti, fra infermieri e operatori socio sanitari, altri 6 nuovi primari oltre i 4 già assunti, e circa 30 nuovi medici. Già nella prima fase di apertura, prevediamo l’attivazione di circa 140 posti letto”, ha detto il Dg.
 
Sul passaggio progressivo dai due ospedali di prossimità (Genzano e Albano) alla nuova struttura, prosegue Mostarda, “si tratta di una operazione complessa per la cui pianificazione stiamo impiegando le migliori risorse disponibili. Abbiamo avviato un tavolo tecnico (di cui fanno parte l’Ares 118 e la Regione Lazio), che sta pianificando con accuratezza tutte le complesse azioni che andranno svolte in maniera sincronica e coordinata. Quasi sicuramente, presso i due ospedali in via di disattivazione, in quei giorni posizioneremo delle unità mobili di rianimazione per garantire una immediata connessione con la nostra rete ospedaliera aziendale”.

Il direttore ha infine ringraziato il presidente della Commissione e tutti i consiglieri componenti, “per la grande attenzione e la significativa competenza che hanno messo a disposizione dell’azienda in questa delicatissima fase”.

03 ottobre 2018
© Riproduzione riservata

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