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Muore donna ad Amatrice. Polemiche sul punto assistenza

La Regione e la Asl hanno chiesto un audit, ma per la Asl la donna ha ricevuto “tutte le cure del caso” ma quando è arrivata al Pass (dove c’erano la guardia medica e un ambulanza del 118) era già priva di coscienza. L’ex sindaco Pirozzi, ora consigliere regionale, punta però il dito sulla mancanza di un punto di primo intervento attivo anche di notte.

16 OTT - Polemiche, ad Amatrice, dopo la morte di una signora, nella notte del 14 ottobre. L’ex sindaco, Sergio Pirozzi, ora consigliere regionale, punta il dito contro l’inadeguatezza dell’assistenza erogata nella città, dopo che il terremoto dell’agosto 2016 ha reso inagibile l’ospedale e praticamente l’intero paese. Ma per la Asl di Rieti la signora ha ricevuto tutta l’assistenza necessaria: “Trasportata” dai famigliari “presso il PASS, dove era presente il servizio di Guardia Medica e nelle immediate vicinanze un’ambulanza dell’ARES 118, con equipaggio di base, è arrivata priva di conoscenza. La donna è stata prontamente assistita e trattata: assicurando così tutte le cure del caso”.

La Direzione Aziendale della Asl di Rieti ha comunque richiesto un audit clinico per accertare le dinamiche del soccorso.  

Lo stesso ha fatto la Regione Lazio che, come comunica una nota, “ha chiesto con urgenza un audit clinico alla Asl di Rieti e all'Ares 118 per fare piena luce sulle dinamiche dell'accaduto. Le direzioni della Asl e dell'Ares 118 hanno avviato tutte le verifiche del caso e consegneranno una relazione dettagliata. Ai famigliari e parenti della signora vanno le più sentite condoglianze”.

Pirozzi, tuttavia, evidenzia come proprio il giorno prima avesse evidenziato “l'importanza della presenza dell'ospedale per la ricostruzione della vita delle persone che hanno la necessità di avere tutto quello che c'era prima del terremoto, per poter tornare ad una progettualità di lungo periodo. Purtroppo questo evento ce ne ribadisce drammaticamente l'importanza. Saranno gli eventuali accertamenti richiesti dai familiari, ai quali esprimo le mie più sentite condoglianze, a stabilire se la mancanza di un punto di primo intervento durante le ore notturne, che fino al 24 agosto 2016 era presente, ha influito o meno. Ma di fronte a questa eventualità - conclude Pirozzi - non posso non ribadire la necessità impellente e non più procrastinabile di riattivare immediatamente le funzioni salva vita nel Pass provvisorio anche dopo le 21. Non si può continuare a morire ancora di terremoto”.

16 ottobre 2018
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