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Roma, la chirurgia robotica del San Giovanni compie dieci anni

Il sistema da Vinci faceva il suo ingresso nelle sale del San Giovanni Addolorata nel 2008. “Negli anni sono andate moltiplicandosi le applicazioni della tecnica robotica, estesa al trattamento delle patologie funzionali, infiammatorie acute, croniche e neoplastiche dell’apparato digerente e degli organi addominali”, spiega Graziano Pernazza, Responsabile della UOSD di Chirurgia Generale del nosocomio capitolino

13 NOV - In occasione dei festeggiamenti per il decennale dell’introduzione della Chirurgia Robotica presso l’Ospedale San Giovanni-Addolorata di Roma, si svolgeranno due eventi rivolti al pubblico e agli operatori sanitari.
 
 Il 15 novembre, alle ore 12.00, presso la Sala dei Direttori dell’Ospedale San Giovanni Addolorata (via San Giovanni in Laterano 280), verrà organizzata una conferenza stampa che anticiperà l’inaugurazione, sempre nello stesso giorno, della Mostra celebrativa del Decennale di Chirurgia Robotica della struttura romana. Il percorso museale, aperto al pubblico fino al 12 dicembre, illustrerà l’evoluzione della medicina fino agli ultimi sviluppi della moderna chirurgia mini-invasiva con particolare riferimento alla chirurgia robotica.
 
Dal 15 al 16 novembre si svolgerà un congresso scientifico presso l’Auditorium Antonianum; l’evento verrà preceduto da un talk show con esponenti istituzionali alle ore 18,20 del 15 novembre (vedi il programma).
 
Nell’ambito dei lavori scientifici del congresso verranno effettuati interventi chirurgici trasmessi in diretta audio-video dalle sale operatorie dell’Ospedale San Giovanni.
 
"Un particolare riferimento - si legge in una nota dell'Ospedale San Giovanni - verrà posto agli interventi di asportazione di tumore maligno della prostata con il Robot da Vinci che saranno discussi con i più illustri chirurghi italiani.
 
Il sistema da Vinci, prodotto in California da Intuitive Surgical e distribuito in Italia da ab medica, rappresenta ad oggi lo strumento per eccellenza con cui realizzare una chirurgia robotica realmente mininvasiva: questo grazie alle caratteristiche tecnologiche che fanno della piattaforma l’emblema della precisione e dell’efficacia in sala operatoria.
 
Il chirurgo, seduto alla console, guida i bracci robotici tramite manipoli. In questo modo, il tremore fisiologico della mano viene azzerato assicurando al gesto operatorio una precisione ed una fermezza estrema. Anche la visione del piano operatorio è decisamente magnificata (con una risoluzione dei dettagli aumentata di 10 volte) e resa tridimensionale. A tutto questo si affianca una libertà di movimento su ben 7 assi e con una rotazione di 540°".
 
"Lo sviluppo del sistema di Chirurgia Robotica Da Vinci sta rivoluzionando la chirurgia - afferma il Dott. Gianluca D’Elia, direttore della Urologia del San Giovanni - in particolare per la chirurgia dei tumori maligni della prostata. I dettagli anatomici che siamo in grado di visualizzare e la precisione degli strumenti robotici ci permettono di eseguire micro-dissezioni con notevoli risultati nell’ambito della conservazione della funzione erettile e di conseguenza salvaguardare l’amore di coppia”.
 
"I benefici per il paziente - prosegue la nota -, oltre alla già citata preservazione della potenza sessuale e della continenza urinaria, si traducono in una ridotta necessità di trasfusioni, un dolore post-operatorio minore, una ripresa più rapida delle attività quotidiane.
 
La piattaforma da Vinci risulta estremamente versatile, non solo in urologia: sono infatti numerose le specialità che si avvalgono della robotica, dalla ginecologia alla chirurgia toracica passando per l’otorinolaringoiatria, la cardiochirurgia, la chirurgia pediatrica fino alla chirurgia generale. Proprio in riferimento a quest’ultima branca specialistica, l’Ospedale San Giovanni Addolorata si colloca come centro di riferimento".
 
“Negli anni sono andate moltiplicandosi le applicazioni della tecnica robotica, estesa al trattamento delle patologie funzionali, infiammatorie acute, croniche e neoplastiche dell’apparato digerente (intestino, colon-retto, esofago e stomaco) e degli organi addominali (pancreas, vie biliari, fegato e surrene). L’esperienza maturata ci ha consentito di essere parte attiva nel network della formazione e di esportare la nostra attività nell’ambito di eventi di formazione in Italia e nel mondo contribuendo all’attività di società scientifiche nazionali e internazionali” spiega il Dott. Graziano Pernazza, Responsabile della UOSD di Chirurgia Generale con tecnica robotica del nosocomio capitolino. 

13 novembre 2018
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