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Fials, ingiustificati gli appalti dell’Ares. Il soccorso non deve essere gestito dai privati

“Chiediamo chiarimenti al governatore Nicola Zingaretti - si legge in una nota della Fials -, rammentando all’amministrazione del Lazio i fatti che hanno interessato di recente il Policlinico Umberto I dove la magistratura con sentenze passate in giudicato ha revocato e poi annullato contratti di affidamento di servizi e appalti esterni”.

14 NOV - "Da qualche mese il servizio di emergenza e soccorso in capo all'Ares 118 si sta arricchendo, si fa per dire, di nuovi apparati di supporto. Apparati costosi, appaltati a privati e addirittura senza alcuna informazione dettagliata alla cittadinanza. Vale a dire infatti che un paziente o un familiare che chiama il numero 118 per usufruire di un soccorso si ritrova in aiuto personale privato e un'ambulanza altrettanto privata che non ha nulla a che fare con Ares (Azienda regionale emergenza sanitaria), tantomeno con la Regione Lazio".
 
È quanto riportato nella nota stampa della Segreteria provinciale Fials di Roma in merito ai contratti di appalto stipulati dall'azienda regionale Ares118.
 
"E’ per questo motivo che attendiamo dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, dei chiarimenti dettagliati sulle motivazioni che hanno indotto Ares a una massiva esternalizzazione del servizio pubblico di soccorso e auto medica con un impegno di spesa che per ogni lotto vale circa 70 mila euro al mese. Senza sommare la spesa aggiuntiva di 6 milioni e 700 mila euro per ogni semestre per ottemperare al pagamento dell’elisoccorso. Servizio anch’esso appaltato - riporta ancora la nota Fials -. Chiediamo quindi se davvero sia doveroso indire una gara piuttosto che ingaggiare nuovo personale e formarlo per dare garanzie ulteriori al cittadino utente e chiediamo al governatore per quale motivo ha consentito questo dispendio di risorse”.
 
"A tal proposito riteniamo di dover rammentare all’amministrazione del Lazio i fatti che hanno interessato assai di recente il Policlinico Umberto I dove la magistratura con sentenze passate in giudicato ha revocato e poi annullato contratti di affidamento di servizi e appalti esterni con l’unico gravoso risultato di un ingente danno economico oltreché della mancata risoluzione di problematiche preesistenti. Chiediamo al presidente della Regione Lazio in quali termini aveva concesso al Policlinico la deroga al controllo della spesa malgrado i 140 milioni di deficit e secondo quali altri termini ha permesso ad Ares118 gli appalti sottoscritti in questi ultimi mesi - precisa la nota -. Le due vicende sembrano quasi intersecarsi. Vale a dire che potremmo non essere lontani dal formulare l’ipotesi di un’indagine per vederci chiaro su costi e assegnazioni. A oggi, non dimentichiamolo, il Lazio è ancora in piano di rientro e se abbattere il deficit significa affidare all’esterno servizi prioritari allora siamo davanti ai soliti éscamotage che potrebbero lasciare emergere debiti fuori bilancio. Insomma, certo non ci scandalizzeremo se un giorno o l’altro la magistratura amministrativa aprisse un fascicolo su Ares”.
 
“Attendiamo invece fiduciosi chiarimenti dal presidente Zingaretti, confidando nel fatto che non dimentichi il Lazio dirottato piacevolmente verso la guida del partito di appartenenza. Attendiamo, altrettanto fiduciosi, - conclude la nota Fials - la pianificazione da parte del ministero della Salute della gestione uniformata del sistema di soccorso ed emergenza strutturata secondo un modello unico di organizzazione”. 

14 novembre 2018
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