Recup, il numero telefonico diventa a pagamento. Contraria la Fials: “Tassa ingiusta. Siano i medici a prenotare gli esami”
Una “tassa” che peraltro, evidenzia il sindacato, ricade sull’utente sia se la prenotazione viene effettuata, sia se non ottiene l’appuntamento. La proposta della Fials è che “sia il medico prescrittore a inviare al Recup la ricetta affinché gli operatori possano richiamare l’utente, gestendo l’appuntamento” e anche chiedendo “il pagamento di 1 euro ad appuntamento concluso”. Ma senza il coinvolgimento dei medici “per snellire le liste di attesa e migliorare l’offerta sanitaria”, per la Fials la “tassa indiretta” va eliminata.
10 DIC - “Tra le plurime dichiarazioni propagandistiche che la Regione e il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, a ogni pié sospinto divulgano per informare la cittadinanza delle grandi novità organizzative e gestionali sempre volte a sottolineare la grande capacità del proprio governo è stato omesso di sottolineare del cambiamento del numero di prenotazione sanitaria Recup, che è passato dall’essere gratuito in quanto numero verde (803333) all’essere a pagamento (069939) a tariffa urbana”. Ad affermarlo, in una nota, la Fials di Roma, che evidenzia come “sia se la prenotazione dell’esame specialistico o diagnostico viene effettuata sia che il paziente/utente non ottiene l’appuntamento la tariffazione avviene comunque”.
“A prescindere dal fatto che riteniamo totalmente ingiusto, e non è retorica, che sia l’utente finale a pagare la telefonata – afferma la Fials Roma -, soprattutto riteniamo che sia decisamente scorretto che a farne le spese siano proprio gli utenti anziani e più fragili per i quali è assai improbabile collegarsi a internet per compilare la domanda di prenotazione sul portale del dipartimento Salute”.
La proposta della Fials Roma è per “un metodo efficace quanto immediato: che sia il medico prescrittore (specialista o di medicina generale) a inviare al cervellone del Recup la ricetta affinché gli operatori del servizio possano essere loro a richiamare l’utente, gestendo l’appuntamento – aggiunge la nota Fials -. Per cui ad appuntamento concluso allora ben venga anche il pagamento di 1 euro per la contribuzione a evadere la prenotazione in concomitanza con il pagamento del ticket”.
“Teniamo a precisare che la Regione Lazio deve impegnarsi a coinvolgere i mmg e gli specialisti per snellire le liste di attesa e migliorare l’offerta sanitaria. Diversamente – conclude la nota – si dovrà eliminare la tassa indiretta nel più breve tempo possibile e riportare il servizio Recup al suo standard esplicativo”.
10 dicembre 2018
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