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Roma. “Gravi disservizi nei Pronto Soccorso”. Nursind chiede intervento del Prefetto per emergenza blocco barelle

Il sindacato delle professioni infermieristiche denuncia: “Regione Lazio non ha adottato interventi adeguati mettendo così a rischio la vita delle persone e in grande difficoltà gli operatori del soccorso. Ieri sera sostavano più di 1000 persone nei pronto soccorso romani con il 40%-50% in attesa di un posto letto”.

06 FEB - "La segreteria provinciale Nursind Roma denuncia i gravissimi ritardi nella gestione delle emergenze, determinati dal 'sequestro' quotidiano delle barelle nei Pronto Soccorso, divenuto oramai prassi negli ospedali della Capitale". È quanto si legge in una nota del sindacato delle professioni infermieristiche.

"La drastica riduzione del numero di ambulanze - prosegue la nota -, dovuta al blocco delle stesse nei Pronto soccorso, ha come conseguenza diretta gravi ripercussioni sul territorio consistenti, soprattutto, in gravissimi ritardi dei soccorsi su patologie tempo-dipendenti.

La consueta 'buona scusa' dell’influenza di stagione non regge né può essere plausibile considerata la prevedibilità di tale evento che - come noto - si verifica annualmente sempre nel medesimo periodo che, peraltro, associato alla oramai cronica e strutturale mancanza di personale infermieristico fa emergere con chiarezza una colpevole ed avventata gestione dell’Ares 118 da parte della Regione Lazio, la quale non ha adottato interventi adeguati mettendo così a rischio la vita delle persone e in grande difficoltà gli operatori del soccorso. Ieri sera - spiega la nota - sostavano più di 1000 persone nei pronto soccorso romani con il 40%-50% in attesa di un posto letto.

Per questi motivi il NurSind chiede che le Ambulanze siano liberate e rese immediatamente operative per assistere la gente che sta fuori l’ospedale, non per creare con le loro barelle astanterie imposte da una 'non organizzazione' locale e centrale.

È da anni oramai che NurSind denuncia la situazione Ares 118 e pronto soccorso e su queste riteniamo che la Regione debba intervenire con provvedimenti che evitino il black-out definitivo dell’emergenza sanitaria Laziale e contemplare soluzioni quali il rispetto delle direttive per evitare i sovraffollamenti (cosa che non avviene ora) e le oramai non più rimandabili assunzioni di personale infermieristico che attivino i posti letto critici necessari e l’aumento dei mezzi del 118 per garantire una buona salute e una buona assistenza ai cittadini della Regione Lazio.

NurSind esorta vivamente la Regione Lazio ad una assunzione di responsabilità sui gravi disservizi sopra citati nonché a porre in essere i più opportuni e celeri provvedimenti, atti a consentire il recupero immediato del servizio attivo delle ambulanze.

A tal riguardo - conclude la nota - segnaliamo che abbiamo richiesto qualche giorno fa un incontro con l’assessore della Sanita D’Amato per discutere in maniera propositiva con la Regione le molte criticità in area sanitaria che noi operatori affrontiamo giornalmente tra cui lo sblocco delle barelle e la situazione 'reale' dei pronto soccorso a Roma e contestualmente alla situazione perdurante la scrivente O.S. provvederà a segnalare prontamente l’emergenza del blocco barelle nelle sedi giudiziarie competenti". 

06 febbraio 2019
© Riproduzione riservata

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