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Ipab. Consiglio approvata la legge di riforma. Zingaretti: “Più efficienza alla gestione dei servizi sociali”

Si completa il quadro dei servizi sociali dopo l’approvazione del Piano sociale. Gli Ipab nel Lazio sono 55. “Siamo partiti dalla volontà di ridurre i costi, tagliere le spese inutili ma l’obiettivo vero di questa riforma è quello di creare una rete capillare diffusa su tutto il territorio che offra ai cittadini  una gestione trasparente e sana della cosa pubblica, e di tutti quei servizi che sono utili alle persone che esposte alla profonda e radicata crisi”, ha detto il governatore.

07 FEB - Con 30 voti favorevoli e 8 astenuti il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori, ha approvato ieri il testo unificato delle proposte di legge regionali n. 50 e 59, concernente “Riordino delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab) e disciplina delle Aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp)”.

Con questa legge, come aveva spiegato l’assessore al Bilancio Alessandra Sartore la scorsa settimana illustrando all’Aula il provvedimento, “si completa il quadro dei servizi sociali dopo l’approvazione del Piano sociale” avvenuta in precedenza. “Con la trasformazione in Asp”, aveva detto Sartore, “le Ipab (attualmente 55 nella nostra Regione, di cui tre di grande rilievo, con un patrimonio che garantisce una rendita annua superiore ai cinque milioni di euro) diventano uno strumento operativo che mettiamo a disposizione dei Comuni per l’attuazione delle politiche sociali, avendo sempre presente la qualità e la sostenibilità dei servizi”.

Nella seduta di ieri, sono stati approvati, con emendamenti provenienti dall’assessore Sartore e dai consiglieri, i rimanenti articoli del testo unificato: il 15 (Vigilanza e controllo), il 16 (che applica alle Asp il sistema di contabilità economico patrimoniale che adotta anche la Regione), il 17 (che attribuisce al patrimonio indisponibile delle Asp tutti i beni destinati al loro funzionamento), il 18 (Trasformazione in persone giuridiche di diritto privato senza scopo di lucro), il 20 (regolamento), il 22 (Clausola valutativa) e il 23 (Disposizioni transitorie e finali).

Approvati senza emendamenti invece gli articoli 19 (disposizioni comuni alle Ipab trasformate in persone giuridiche di diritto privato), 21 (sul personale), 24 (Abrogazioni), 25 (contenente le clausole finanziarie, 200 mila euro per l’anno in corso e 220 mila per ciascuno dei prossimi due), 26 (Entrata in vigore). Approvato anche un ordine del giorno a firma Valentina Corrado (Movimento 5 stelle), presentato in sostituzione di un emendamento della stessa consigliera poi ritirato, che contiene in allegato un elenco delle Ipab e della loro situazione amministrativa, utile ai fini degli obblighi previsti dalla clausola valutativa contenuta nel testo.

“Voglio ringraziare il Consiglio regionale per il voto, perché con l’approvazione della riforma delle Ipab miglioriamo l’efficienza e l’efficacia della gestione dei servizi sociali e socio-sanitari, educativi anche attraverso un nuovo sistema di governance omogeneo in grado di promuovere e facilitare la collaborazione interistituzionale di tutti i soggetti pubblici e la messa in rete delle ASP nei territori, assicurando una vigilanza diffusa e costante. Considerando le grandi difficoltà economiche e sociali della nostra società, organismi come le ex-Ipab devono assolutamente tornare ad essere un punto di riferimento per tutti i cittadini basti pensare ai nostri anziani e alle persone diversamente abili. Per questo la riforma delle Ipab è un atto concreto che testimonia la nostra attenzione a queste criticità”, commenta in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

“Siamo partiti dalla volontà di ridurre i costi, tagliere le spese inutili – conclude Zingaretti – ma l’obiettivo vero di questa riforma è proprio quello di creare una rete capillare diffusa su tutto il territorio che offra ai cittadini  una gestione trasparente e sana della cosa pubblica, e di tutti quei servizi che sono utili alle persone che in questo periodo sono maggiormente esposte alla profonda e radicata crisi”.

07 febbraio 2019
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