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Fials: “Azienda Lazio.0 è inutile. Solo sperperi, poltrone e sovrapposizione di ruoli”

Il sindacato boccia la proposta della Regione d’istituire una super azienda di coordinamento. “Si cerca di mettere in piedi una realtà che nei fatti già esiste e che è coordinata anche dalla cabina di regia e dalla direzione competente”.

13 MAR - “Incarichi e poltrone in arrivo con l’istituzione della nuova Azienda Lazio.0 (ossia Lazio punto zero), così ha deciso l’amministrazione regionale e siamo certi che è anche quello che si prefigge la maggioranza di governo dopo che è stata presentata la proposta di legge per mettere in piedi una realtà che nei fatti già esiste e che è coordinata anche dalla cabina di regia e dalla direzione competente. Diversamente infatti, la macchina sanitaria avrebbe stentato anche a partire. Ci chiediamo piuttosto secondo quali criteri la giunta Zingaretti e il Consiglio della Pisana che andrà a votare il provvedimento possa riuscire a giustificare il dispendio di un altro milione di euro. Almeno stando al preventivo di spesa negli atti”.
 
E’ quanto riporta la nota della Segreteria provinciale Fials di Roma che puntando il dito sul provvedimento indicato come ‘Proposta di legge regionale concernente l’istituzione dell’Azienda sanitaria regionale Azienda Lazio.0’ tiene a precisare che: “Vorremmo ricordare al governatore del Lazio Nicola Zingaretti che la Corte dei conti in Veneto ha già ampiamente disquisito con contrarietà sull’istituzione di una realtà del genere perché non sarebbero chiari né i dispendi economici tantomeno i ruoli. E infatti siamo noi per primi a evidenziare la sovrapposizione di ruoli tra Asl, direzione regionale, cabina di regia e no ultimo Azienda Lazio.0”.
 
“Ci chiediamo infatti e chiediamo di rimando alla governance regionale, se il Lazio malgrado il piano di rientro, la spending review in corso e il decreto semplificazione ha invece intenzione di complicare i meccanismi amministrativi. Sembra quasi che questa maggioranza non sappia più cosa inventarsi per creare nuovi debiti e sistemare nuovi protetti – aggiunge la nota -. Evidenziamo infatti che la Regione non appare interessata a far funzionare la sanità pubblica che invece significherebbe guarnire di servizi e professionalità gli ospedali e gli ambulatori: dai portantini agli infermieri, fino ai medici e ai primari. In questo modo si istaurerebbe una sana concorrenza con il settore privato dando spazio a tutto quel personale che ci invidiano gli altri Paesi”. 
 
“Aspettiamo dunque che si faccia chiarezza su questa vicenda che, a nostro giudizio ha davvero dell’incredibile. Andando di questo passo e tempo qualche anno si ritornerà alle 15 vecchie aziende sanitarie e a una pletora di incarichi con tanto di sovrapposizione di ruoli e competenze. Altro che centralizzazione e aggregazione dei servizi – conclude la nota Fials – piuttosto, assisteremo a uno sparpagliamento superfluo di funzioni di indirizzo, programmazione e di controllo che costerà alle casse dell’erario non poco. Ci domandiamo a questo punto quale sia la posizione dell’opposizione alla Pisana e dove sono finite le critiche alla politica gestionale del governatore e neo segretario del suo partito, Zingaretti”. 

13 marzo 2019
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