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Oncologia. Nasce la piattaforma Molecular Tumor Board della Sapienza di Roma

La medicina di precisione per la definizione delle strategie terapeutiche nei pazienti oncologici. A qusto scopo è stato presentato a Roma l’insediamento del Molecular Tumor Board – Virtual Consultation System per il consulto terapeutico con collegamento online e teleconferenza delle strutture oncologiche afferenti al Molecular Tumor Board (MTB). La piattaforma è stata istituita presso il Polo Oncologico dell'Università La Sapienza.

14 MAG - Le nuove tecnologie stanno cambiando la ricerca clinica, le decisioni regolatorie e la pratica oncologica stessa: al modello istologico, basato su una sequenza che ha come punto centrale l’analisi del tumore, infatti, si affianca un modello mutazionale, in grado di analizzare anche oltre 300 mutazioni geniche in una singola analisi e di fornire dati anche sul Tumor Mutation Burden (TMB), grazie ai test Next Generation Sequencing (NGS). Questo nuovo approccio ha un forte impatto su molte variabili scientifiche, organizzative, etiche, di privacy e di governo del processo. Ed è in questo contesto che si inserisce il nuovo progetto della Sapienza di Roma.

È stato così presentato il primo collegamento online sulla piattaforma genomica VCS, all'interno del Molecular Tumor Board (MTB) del Polo Oncologico della Sapienza (POS). All’incontro hanno partecipato il rettore Eugenio Gaudio, l'assessore alla sanità Alessio D'Amato, Paolo Marchetti responsabile del Polo Oncologico della Sapienza (POS) e Nello Martini presidente della Fondazione Ricerca e Salute (ReS).
L’incontro ha ufficialmente dato il via all'insediamento della piattaforma e alla discussione online del primo paziente (con dati anonimizzati).

La complessità di gestione del paziente oncologico richiede, infatti, l’istituzione di gruppi interdisciplinari, Molecular Tumor Board - MTB, in cui siano integrate le competenze oncologiche, ematologiche, della biologia molecolare, delle anatomie patologiche, delle farmacie ospedaliere oltre che di esperti di repository genomici e di normativa sulla privacy per poter governare i processi clinici e decisionali di appropriatezza, con l’obiettivo di individuare la terapia più adeguata per i singoli pazienti oncologici  e di monitorarne l’evoluzione ai Follow-up successivi.

A garantire il corretto funzionamento di un MTB e, a supporto della gestione del nuovo modello mutazionale basato sugli MTB, è necessario disporre di adeguate piattaforme, che potranno essere utilizzate inizialmente a livello locale, successivamente a livello regionale e nazionale.

Oltre alla capacità di raccogliere e integrare dati clinici e immagini diagnostiche dai sistemi informativi a disposizione delle Unità di Oncologia, si deve disporre di supporto informatico che consenta la condivisione delle informazioni, la consultazione di report e l’accesso a videoconferenze per la discussione online dei singoli casi da parte di specialisti afferenti a diverse strutture.

Caratteristiche del Virtual Consultation System – VCS
La piattaforma è stata realizzata da Sapienza Università di Roma, Fondazione Ricerca e Salute (ReS) e Cineca nel contesto dell’accordo quadro per la definizione e la costituzione di un modello operativo di valutazione e sostenibilità degli interventi sanitari in oncologia, e permette la consulenza via web tra i presidi delle reti di eccellenza per le malattie rare o oncologiche attraverso lo scambio di dati clinici e genomici e immagini diagnostiche in alta qualità. Le funzionalità principali della piattaforma consentono la condivisione integrata online di dati clinici, di immagini diagnostiche in alta definizione (vetrini e immagini DICOM), dei dati genomici, dei referti specialistici e offrono strumenti di supporto (web conference) per agevolare la discussione tra i diversi specialisti del settore e il raggiungimento del consenso sulla terapia.
Tutti gli strumenti per la raccolta, il monitoraggio e l’analisi dei casi clinici dei pazienti, sono erogati in modalità sicura SaaS (Software-as-a-Service) via web, con la creazione di un archivio digitale centralizzato contenente dati, immagini, indicazioni terapetiche, oltre a cruscotti per l’analisi dei dati.

“Siamo orgogliosi di aver collaborato alla realizzazione della piattaforma. - ha dichiarato David Vannozzi, direttore generale Cineca (che è il partner tecnologico del progetto) - Innovazione tecnologica, digitalizzazione dei processi e trasferimento delle competenze acquisite nel contesto della ricerca computazionale rappresentano un aspetto fondante della missione istituzionale di Cineca”.

“Abbiamo finalmente concretizzato in maniera operativa l’impegno preso durante l’inaugurazione del Polo Oncologico della Sapienza a maggio dello scorso anno. – ha commentato Paolo Marchetti, responsabile del POS – Oggi avremo infatti la prima dimostrazione di come un confronto in teleconferenza non abbia solo il vantaggio di riunire più saperi specialistici ma anche di costruire un enorme database, in cui raccogliere le informazioni dei pazienti che potranno esser utilizzate per studi di valutazione dell’efficacia dei farmaci o delle modalità di trattamento. Non da ultimo, il vantaggio fondamentale è che la discussione di tutti i casi consentirà una grande omogeneità di trattamento a tutti pazienti, garantendo di fatto il diritto al miglior trattamento possibile, indipendentemente dalla “porta di accesso” al sistema sanitario”.

“La Sapienza ha voluto impegnarsi – spiega il rettore Eugenio Gaudio – come grande università europea all’avanguardia e propositiva, per un potenziamento e un coordinamento della rete oncologica del POS, una delle più grandi di Europa per numeri e qualificazioni. Questa piattaforma online ci consentirà due cose: una ricerca coordinata su numeri significativi e una cura personalizzata del paziente validata da medici e ricercatori, per aver il miglior trattamento possibile profilato su ciascun caso specifico. Questo sarà possibile anche grazie agli accordi internazionali della Sapienza con il M.D. Anderson Cancer Center di Houston e con la Harvard Medical School. Obiettivo importante sia per la salute dei nostri malati che per l’evoluzione della ricerca nel campo oncologico, che nonostante abbia fatto grandi passi negli ultimi 40 anni, merita un approccio ancora più sofisticato, personalizzato e mirato”.

14 maggio 2019
© Riproduzione riservata

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