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Lazio. Zingaretti in Consiglio su uscita dal commissariamento. Ma l’opposizione critica: “Ennesimo annuncio…”

Zingaretti in Aula per riferire gli esiti del tavolo di verifica di martedì. “Ho chiesto al premier Conte di attivare le procedure per portare in CdM la delibera di completamento del mandato e quindi la cessazione della gestione commissariale”. Ma dall’Opposizione ricordano che di uscita dal piano di rientro si parlava già un anno fa. “Ora sarà vero?”, si chiedono i consiglieri. Nella seduta approvati sei Odg sulla sanità.

01 AGO - Martedì, al tavolo tecnico di verifica del Piano di rientro, “si è aperta una nuova pagina per la sanità del Lazio. Il tavolo tecnico, convocato per bollinare il consuntivo 2018, ha certificato il saldo positivo con più di sei milioni di euro. È la prima volta dopo 11 anni di lavoro”. Lo ha detto il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, intervenendo ieri in Consiglio regionale per riferire gli esiti della riunione del tavolo tecnico del ministero dell’Economia e delle finanze (Mef) sull’andamento dei conti della sanità.

Zingaretti ha quindi annunciato che “alla luce dell’accertamento del tavolo tecnico sull’andamento dei conti, con la certificazione del saldo positivo, e sull’adempienza della Regione Lazio nell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza, ho chiesto al termine del tavolo al primo ministro Giuseppe Conte di attivare tutte le procedure per portare in Consiglio dei ministri la delibera di completamento del mandato e quindi la cessazione della gestione commissariale della sanità del Lazio”.

Di qui un lungo dibattito d’Aula, nel corso del quale le opposizioni hanno più volte ricordato i diversi annunci fatti in passato sulla imminente uscita dal commissariamento della sanità del Lazio.

“Nessun passo avanti, ma un salto mortale mediatico - per la capogruppo M5s Roberta Lombardi - Aveva promesso che saremmo usciti al 31 dicembre 2018. Poi ci siamo spostati a marzo 2019. Poi a luglio. E non è detto che sia così”.

“A me più che la relazione di Zingaretti deve convincere la `relazione´ dei cittadini che si avvalgono dei servizi e delle prestazioni sanitarie - ha aggiunto il capogruppo FI Antonello Aurigemma - e sicuramente non è entusiasmante”.

Dopo il dibattito in Aula, il Consiglio è passato a esaminare le 19 proposte di ordine del giorno presentate. Sei i documenti approvati, tredici quelli respinti.

Il primo ordine del giorno approvato, primo firmatario Loreto Marcelli (M5s), impegna la Giunta “a confermare l’impegno di riduzione della quota di esternalizzazione di servizi e di personale sanitario nella Regione Lazio”.

Passa anche l’ordine del giorno presentato da alcuni consiglieri di centrodestra – prima firmataria Chiara Colosimo (FdI) – che impegna la Giunta a sbloccare le assunzioni dei precari, a prevedere importanti investimenti in macchinari per la diagnostica e “a porre in essere una seria programmazione sanitaria, che risolva finalmente il problema delle liste d’attesa, delle condizioni dei pronto soccorso e del sovraffollamento dei reparti di degenza”.

Un ordine del giorno proposto da Giancarlo Righini (FdI) impegna la Regione a impegnarsi per il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e di retribuzione nelle procedure di subentro delle aziende nei cambi d’appalto.

Massima convergenza fin dalle sottoscrizioni, sull’ordine del giorno proposto dai consiglieri della Lega – Daniele Giannini, Laura Corrotti e Orlando Tripodi -, volto a istituire il servizio di radioterapia nel presidio ospedaliero San Paolo di Civitavecchia.

Il presidente della commissione consiliare Sanità, Giuseppe Simeone (FI), è il primo firmatario dell’ordine del giorno che impegna il presidente Zingaretti e l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, a depositare presso il Consiglio regionale i verbali delle riunioni del tavolo di verifica del Mef, i piani operativi per il risanamento del sistema sanitario regionale presentati al suddetto tavolo e a esporre un piano triennale di riorganizzazione che innanzi tutto disegni la nuova struttura organizzativa della sanità laziale.

Proviene dalla maggioranza l’ultimo ordine del giorno approvato – primo firmatario Marco Vincenzi (Pd), che “impegna il presidente a porre in essere tutte le iniziative per sollecitare il governo a deliberare quanto prima la conclusione della stagione commissariale della sanità del Lazio” e “a proseguire negli atti di programmazione e gestione per perseguire gli obiettivi di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Ssr”.

01 agosto 2019
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