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Disabilità gravissima. A Roma autorizzati 6 mln aggiuntivi

I fondi si aggiuntono a quelli già stanziati per l’anno in corso, pari a 14,2 milioni di euro. Un intervento deciso dalla Regione “per garantire l’assistenza, nonostante i problemi provocati dalle scelte gestionali del Comune di Roma Capitale”. Previsto anche un aggiornamento delle linee guida per la disabilità gravissima. "Lo scopo è quello di ampliare la platea degli utenti, consentendo lo scorrimento delle liste d’attesa, anche tramite una maggiore flessibilità del contributo a favore del caregiver”.

24 GEN - I fondi si aggiuntono a quelli già stanziati per l’anno in corso, pari a 14,2 milioni di euro. “Per garantire l’assistenza, nonostante i problemi provocati dalle scelte gestionali del Comune di Roma Capitale, si è deciso di autorizzare Roma Capitale a utilizzare i residui non spesi sulla disabilità gravissima pari a 6 milioni di euro, di cui 4 milioni per il 2020, 1 milione per il 2021 e 1 milione per il 2022”, afferma la Regione Lazio in una nota.

Per garantire l’assistenza ai disabili gravissimi di Roma, “nonostante i problemi provocati dalle scelte gestionali del Comune di Roma Capitale”, la Regione Lazio ha deciso di autorizzare Roma Capitale a “utilizzare i residui non spesi sulla disabilità gravissima pari a 6 milioni di euro, di cui 4 milioni per il 2020, 1 milione per il 2021 e 1 milione per il 2022”. Lo annuncia la Regione in una nota.

Si tratta, precisa la nota, di fondi aggiuntivi rispetto a quelli già stanziati per l’anno in corso, pari a 14,2 milioni di euro. Analoga opportunità viene data a tutti i distretti socio sanitari che presenteranno una specifica richiesta.

“Il soccorso a Roma Capitale va però inserito nel quadro di un intervento più generale della Regione Lazio che porterà all’aggiornamento delle linee guida per la disabilità gravissima”, spiega Alessandra Troncarelli, assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali.

“Il processo - prosegue - verrà portato avanti con il coinvolgimento di tutti i distretti socio-sanitari del Lazio che sono già stati contattati per rappresentare, entro il 7 febbraio, le rispettive esigenze. Lo scopo è quello di ampliare la platea degli utenti, consentendo lo scorrimento delle liste d’attesa, anche tramite una maggiore flessibilità del contributo a favore del caregiver”.

"Pianificare una programmazione territoriale che sia ancora più rispondente alle esigenze dei diversi territori - conclude Troncarelli - è il presupposto per realizzare un accesso progressivo ai servizi di tutte le persone con disabilità gravissima, garantendo al contempo la sostenibilità futura della continuità assistenziale”.

24 gennaio 2020
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