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Colleferro. Firmata la convenzione con il S. Andrea per nuova tecnica di riparazione del legamento crociato anteriore

L’avvio della partnership era stato annunciato in occasione dell’interveneto effettuato sul Direttore Generale della Asl Roma5 Giorgio Santonocito. La nuova tecnica di “legatura” si pone come un’alternativa alla “ricostruzione” tramite innesto di tessuti. L’intervento deve essere tempestivo, cioè entro pochi giorni dall’incidente ed è possibile solo in caso di rottura netta del legamento.

27 FEB - Dal 26 febbraio l’ospedale Parodi Delfino di Colleferro della ASL Roma 5 si aggiunge ufficialmente ai pochi centri in Italia dove si può eseguire l’innovativo intervento di “riparazione” del Legamento Crociato Anteriore (LCA). Nella giornata di ieri, comunica la Asl RM5 in una nota, è stata infatti firmata la convenzione con il Sant’Andrea annunciata in occasione dell’intervento a Colleferro lo scorso 12 febbraio su un paziente d’eccezione: il Direttore Generale della ASL Roma 5, Giorgio Santonocito.
 
Il Direttore, dopo aver ringraziato tutti i professionisti del blocco operatorio e gli operatori che hanno contribuito alla buona riuscita dell’intervento e l’equipe del prof. Andrea Ferretti e l’Azienda ospedaliera Sant’Andrea, aveva annunciato la nascita della partnership con il Sant’Andrea per “mettere a disposizione della cittadinanza una procedura realmente innovativa anche per riqualificare e rilanciare l’offerta sanitaria di un ospedale che è e sarà sempre di più, un punto di riferimento  per i cittadini”.
 
Si tratta di una nuova tecnica di “legatura” che si pone come un’alternativa alla “ricostruzione” tramite innesto di tessuti. L’intervento deve essere tempestivo, cioè entro pochi giorni dall’incidente ed è possibile solo in caso di rottura netta del legamento. La riparazione ha il vantaggio di evitare l’aggressività di un prelievo di tessuto sostitutivo (tendine o legamento), con conseguente rispetto totale dell’anatomia e minor dolore. A parità di stabilità del ginocchio, spiega inoltre la Asl, l’approccio “riparatorio” rispetto al “ricostruttivo” consente un decorso post-operatorio e una riabilitazione motoria del paziente decisamente più semplici e veloci.
 
“Voglio ringraziare il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Sant’ Andrea, il dottore Adriano Marcolongo che ha voluto condividere l’eccellenza operatoria della sua equipe e le nuove procedure messe a punto con noi dimostrando un grande spirito di squadra. E l’Assessore Alessio D’Amato che ha seguito giorno per giorno l’evolversi di questa condivisione”, conclude il Dott. Santonocito.

27 febbraio 2020
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