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Coronavirus. Dalla Turchia cellule staminali emopoietiche per trapianto urgente al Bambino Gesú

Le Cse sono destinate ad un bimbo di 2 anni affetto da Linfoistiocitosi Emofagocitica primaria. È la prima volta che per simili emergenze si ricorre al velivolo dell’Aeronautica Militare fuori dai confini nazionali. Un lavoro di squadra che ha visto protagonisti anche il Centro Nazionale Trapianti, il Registro Italiano Ibmdr e le Ambasciate Turca e Italiana

01 APR - È stato necessario un volo del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare, disposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e atterrato ieri a Ciampino, per prelevare le cellule staminali emopoietiche (Cse) di un donatore turco e trasportarle urgentemente a Roma per un bambino in attesa di trapianto urgente al Bambino Gesù. È la prima volta che per simili emergenze si ricorre al velivolo dell’Aeronautica Militare fuori dai confini nazionali. Intervento dovuto alle restrizioni del traffico commerciale legate all’emergenza Coronavirus.

Un lavoro di squadra e di rete che ha visto come protagonisti anche il Centro Nazionale Trapianti, il Registro Italiano Ibmdr, l’Ambasciata Italiana in Turchia, l’Ambasciata Turca in Italia oltre all’ospedale Bambino Gesù.
 
Le cellule staminali emopoietiche sono destinate ad un bimbo di 2 anni affetto da Linfoistiocitosi Emofagocitica primaria (HLH) e ricoverato in attesa di trapianto all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, presso il Dipartimento di onco-ematologia e terapia cellulare e genica. Nel Registro nazionale italiano Ibmdr, pur contando oltre 450mila donatori, non è stato possibile individuarne uno sufficientemente compatibile e proprio per questo, la ricerca è stata estesa a livello mondiale: il donatore individuato nel Registro turco, al quale l’Ospedale pediatrico ha rivolto un ringraziamento, è un vero e proprio gemello, identico dal punto di vista genetico.

In assenza di alternative logistiche di trasporto, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha autorizzato un velivolo del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare, a bordo del quale era presente anche un operatore dell'unità di manipolazione cellulare del Bambino Gesù, che ha preso in custodia le cellule, necessarie per effettuare il trapianto in Italia.
 
Dal 21 febbraio ad oggi, sono stati programmati 169 trapianti di cellule staminali emopoietiche da donatori non familiari (oltre a 12 seconde donazioni), di cui 38 da donatori italiani e 131 da donatori internazionali. Nonostante le crescenti criticità logistiche, il Registro Ibmdr, diretto dalla dott.ssa Nicoletta Sacchi, si sta adoperando in queste settimane per garantire con ogni mezzo possibile il trasporto di queste cellule salvavita. Sempre dal 21 febbraio ad oggi, infatti, sono state già 99 (di cui 80 importate dall’estero) le donazioni di cellule staminali emopoietiche finalizzate al trapianto gestite dal Registro Ibmdr e dalla Rete nazionale trapianti, mentre altre 35 sono quelle pianificate per le prossime settimane.
 
L’emergenza Covid-19 non sta rallentando i trapianti di cellule staminali emopoietiche, anzi, i numeri dei trapianti del primo trimestre di quest’anno sono più alti del corrispondente periodo del 2019; oggi più che mai è fondamentale rinnovare l’appello ai donatori affinché rispondano positivamente alla chiamata nel caso di compatibilità con un ricevente. Negli ospedali sono garantiti percorsi dedicati e sicuri per la donazione.
La rete trapiantologica del Gitmo e dell’Ibmrd, si legge in una nota, ha espresso il suo riconoscimento alla Presidenza del Consiglio per quanto ha fatto e per quanto potrà fare in futuro in situazioni di analoga urgenza, in assenza di soluzioni alternative.

01 aprile 2020
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