Mortalità. D’Amato: “Nel Lazio 5 volte più basso della media nazionale. Lo dice il rapporto Istat-Iss”

L’analisi dei due istituti valuta l’impatto dell’epidemia COVID sulla mortalità totale della popolazione residente. Nel Lazio, nel primo quadrimestre 2020, il tasso di mortalità COVID standardizzato per 100 mila abitanti è di 8,2 contro la media nazionale del 39,2. E per l’assessore alla Salute “questo risultato non è ascrivibile alla sorte, bensì al modello organizzativo di contrasto al COVID messo in atto”.

05 GIU - Soddisfazione da parte della Regione Lazio per gli esiti del secondo rapporto Istat-Iss per valutare l’‘Impatto dell’epidemia COVID sulla mortalità totale della popolazione residente’. “Nel Lazio - evidenzia la Regione - si è registrato nel primo quadrimestre 2020 un tasso di mortalità COVID standardizzato per 100 mila abitanti 5 volte inferiore alla media nazionale, 15 volte in meno della Lombardia, 8 volte in meno dell’Emilia-Romagna e 3 volte in meno rispetto al Veneto e in generale due volte in meno rispetto alle regioni del Centro Italia”.

“Questo risultato - commenta l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato - non è ascrivibile alla sorte, bensì al modello organizzativo di contrasto al COVID messo in atto a Roma e nel Lazio dove va mantenuta alta l’attenzione”.

Nel dettaglio, l’analisi sulla mortalità effettuata dai due istituti si aggiorna con i dati di aprile che mostrano un netto rallentamento della crescita di mortalità segnalata nel primo rapporto nel mese di marzo, quando si registrò un incremento medio di mortalità del 48,6% rispetto alla media degli anni precedenti. Con i dati di aprile l’incremento resta ma scende al +33,6%. Il dato per il Lazio segna addirittura segno negativo: -8,3. Ad influenza il dato complessivo, infatti, sono principalmente le Regioni del Nord.
Quanto al tasso di mortalità covid standardizzato per 100.00 abitanti, il valore del Lazio è di 8,2 contro la media nazionale del 39,2.

05 giugno 2020
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