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Coronavirus. Domani manifestazione negazionista a Roma. D’Amato: “Uno schiaffo in faccia agli operatori sanitari”

Ci sarà anche l’ex consigliere del M5S Lazio, recentemente espulso, Davide Barillari, alla manifestazione in programma alla Bocca della Verità. L’intento, come si legge nelle locandine, è dire “stop” e “salvare i bambini” dalla “dittatura sanitaria” messa in atto dal Governo. Tra le accuse di Barillari, quella di “cremare i deceduti per non permettere le autopsie”. La rabbia dell’assessore D’Amato: “Uno schiaffo in faccia ai nostri operatori sanitari, medici, infermieri e di chi in questi mesi ha sacrificato la vita sul campo”.

04 SET - I negazionismi del covid italiani si ritroveranno domani a Roma, in Piazza Bocca della Verità, dalle ore 16.00, per manifestare e dire “stop” e “salvare i bambini” dalla “dittatura sanitaria” messa in atto dal Governo con la gestione dell’emergenza covid. Una manifestazione promossa da più associazioni, tra cui L’Eretico e il  Popolo delle Mamme, e sostenuta da molte persone, tra le quali l’ex consigliere del M5S Lazio, Davide Barillari, recentemente espulso dal Movimento dopo avere promosso, in piena epidemia Civd-19, un sito internet di notizie sul coronavirus con nome molto simile a quello ufficiale della Regione Lazio ma informazioni molto diverse.

"Sono dalla parte dei bambini, delle mamme e dei papà e di chi in questi mesi sta lottando per difendere i più piccoli da una drammatica dittatura sanitaria. Mascherine, distanziamento, vaccini, ipemedicalizzazione e ipercontrollo sono tutte facce della stessa medaglia: stanno annientando l’anima al nostro futuro e la memoria all’umanità”, scrive Barillari sulla sua pagina Facebook, dove anche propone un lungo approfondimento sulle “verità che non vi raccontano” in cui sostiene, tra le altre cose, che “le mascherine, ad oggi, oltre ad essere inutili possono essere addirittura dannose” perché “esistono conseguenze causate dall’utilizzo forzoso e duraturo di dispositivi di protezione individuali posti a filtro delle vie respiratorie”, si accusano i menbri del Cts di "conflitto di interessi” e si punta il dito contro “la cremazione dei deceduti per non permettere le autopsie” e “il terrorismo mediatico instillato a reti unificate, ogni giorno, per mesi, nella popolazione italiana”.
 
Saranno queste alcune delle tesi portate domani in piazza a Roma.

Intanto, in una nota, l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, interviene e afferma: “La negazione del COVID è uno schiaffo in faccia ai nostri operatori sanitari, medici, infermieri e di chi in questi mesi ha sacrificato la vita sul campo”.

04 settembre 2020
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