Vaccini in farmacia. Bartoletti (Omceo Roma): “Serve collaborazione, la Regione ci convochi”
Per il vice presidente Ordine Medici Roma e provincia interviene sull’ordinanza della Regione e precisa che “la vendita del vaccino antinfluenzale in farmacia non è in discussione” ma “la pratica della vaccinazione resta un atto medico che per norma non si può fare con un medico in farmacia”. Quindi “la soluzione regionale che intende esprimere la necessità di compartecipare il sistema territoriale deve essere normata nell’ambito delle norme vigenti”. Per Bartoletti, dal dialogo emergeranno soluzioni praticabili senza forzature e polemiche”.
05 OTT - “I medici sono in campo nei loro studi e nelle Unità mobili che già operano in prima linea nel contrastare la diffusione del virus. I medici, tutti i medici, gli infermieri, i farmacisti ed il personale sanitario tutto, è lì dove c’è l'emergenza, come sempre. Purtroppo ci sono anche i cattivi consiglieri che sussurrano alle orecchie dei politici sfiducia nella classe medica e nei medici di medicina generale in particolare. E’ offensivo per i nostri morti che stanno lì a raccontare l’impegno estremo”. Così
Pier Luigi Bartoletti ,vice presidente Omceo Roma e provincia, interviene sulle polemiche sollevate dall’ordinanza della Regione Lazio che introduce la somministrazione dei vaccini antinfluenzali anche in farmacia.
"Fino ad oggi - prosegue Bartoletti - il sistema sanitario italiano in tutte le sue articolazioni anche politiche ha permesso di tener testa alla pandemia Covid 19 meglio che in altri Paesi. Tanto da essere additati come esempio. Il segreto è nella collaborazione leale tra tutti i soggetti coinvolti, compresi i farmacisti. Chi crea divisione va isolato perché non serve la cultura del sospetto o della colpa, ma quella della collaborazione”.
“La vendita del vaccino antinfluenzale in farmacia - chiarisce Bartoletti - non è in discussione, c’è sempre stato, ma la pratica della vaccinazione resta un atto medico che per norma non si può fare con un medico in farmacia. Condividiamo la necessità che tutte le componenti del territorio concorrano per loro parte al raggiungimento della quota vaccinale prevista, garantendo a tutti la vaccinazione”.
Per il vicepresidente Omceo Roma “la soluzione regionale che intende esprimere la necessità di compartecipare il sistema territoriale deve essere normata nell ambito delle norme vigenti e sotto il controllo degli ordini che sono enti dello stato a tutela del cittadino. Bene che la Regione si attivi per incontrare le parti coinvolte, dal dialogo emergeranno soluzioni praticabili senza forzature e polemiche. I medici sono pronti”.
“Inoltre - conclude Bartoletti - la regione Lazio ha tutti gli strumenti creati nei mesi scorsi per far fronte ad un eventuale carenza di punti vaccinali ad oggi non nota. Tra queste le Uscar che sinora hanno effettuato già decine di migliaia di visite e test e che se coinvolte possono procedere alla vaccinazione in collaborazione con i farmacisti. Abbiamo bisogno di collaborazione non di veleni, chi rema contro va isolato”.
05 ottobre 2020
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