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Tecnostruttura di Supporto all’Osservatorio Nazionale per la formazione Specialistica: il tempo sta per scadere

di S.I.G.M. e FederSpecializzandi

20 SET -

Gentile direttore,
come associazioni rappresentanti la categoria dei Medici in formazione specialistica, S.I.G.M. e FederSpecializzandi esprimono preoccupazione in merito alla mancata resa operativa della Tecnostruttura di supporto all’Osservatorio Nazionale per la Formazione Sanitaria Specialistica (ONFSS). 

La Tecnostruttura, prevista e finanziata dalla Legge di Bilancio 160/2019, (art. 1, commi 470-471), è stata istituita presso il MUR dal Sostegni-Ter (art. 19 quinquies), che ne prevedeva la resa operativa entro 30 giorni dalla conversione del DL in Legge, ovvero aprile 2022. Ancora tutto tace: a mancare all’appello sono sia i decreti attuativi da parte del MUR sia la nomina dei componenti della tecnostruttura. Si concretizza dunque il rischio di inficiare, anche per il prossimo anno, le procedure di accreditamento delle Scuole di specializzazione.

Pertanto, abbiamo chiesto alle Istituzioni di rendere operativa quanto prima la tecnostruttura, con l'emanazione dei decreti attuativi necessari, dando seguito all’iter che abbiamo sostenuto fin dall’introduzione dell’organo nel 2019 ed evitando che le risorse stanziate per le sue attività restino per un altro anno chiuse in un cassetto. Ricordiamo infatti che nella Legge di Bilancio 160/2019 sono stati stanziati 3 milioni di euro annui per il funzionamento della tecnostruttura: non renderla operativa ora comporterebbe un mancato utilizzo di questi fondi per il terzo anno consecutivo, e se nei due anni precedenti potevamo comprendere le difficoltà legate alla pandemia, quest’anno non ci sono più scuse.


Come già chiarito precedentemente, la tecnostruttura è un organo necessario per supportare  il delicato e fondamentale processo di accreditamento delle Scuole di specializzazione, le site visit e, in generale, per agevolare tutto il lavoro dell’Osservatorio Nazionale.

La necessità di un Osservatorio supportato nella sua funzione da una componente tecnica è cruciale anche in relazione al numero crescente di Scuole di Specializzazione, con la conseguente necessità di una valutazione sempre più approfondita e volta a correggere le note storture del sistema formativo medico specialistico. Il ruolo dell’Osservatorio non consiste infatti solo nell’accreditamento, ma è fondamentale anche quale massimo garante della qualità della formazione specialistica di area sanitaria, a cui tutte le colleghe e i colleghi fanno riferimento per segnalare eventuali criticità, auspicando che alle loro segnalazioni facciano seguito adeguati interventi di monitoraggio e di correzione per un continuo miglioramento della qualità formativa erogata.

Vista la mole di lavoro di cui si fa carico l’Osservatorio, si rende necessario rendere più efficienti i processi in atto ponendolo nelle condizioni più opportune per svolgere il suo compito. In caso contrario, si rischia un ulteriore differimento dell’accreditamento delle Scuole di specializzazione che per ben due volte negli ultimi tre anni accademici, a causa anche della mancanza di una tecnostruttura che operi a tal fine, è stato limitato alle sole Scuole di nuova proposizione o accreditate con riserva.

Non solo: la Legge di Bilancio di fine 2019, al comma 472, ha disposto anche che, nell’ottica di efficientare il lavoro di programmazione e di stima del fabbisogno del personale sanitario, dei posti a disposizione per Medicina e Chirurgia, per le Professioni Sanitarie e per le Scuole di Specializzazione, venissero stanziati 3 milioni di euro nel 2020 e 2 a partire dal 2021 da destinare all’AGENAS affinché svolgesse questo compito a supporto del Ministero della Salute.

In realtà, non solo non se ne è avuta più notizia ma questo comma è stato modificato dal DL 21 ottobre 2021, n. 146 ridestinando i fondi per permettere alla stessa Agenzia di assumere 40 unità che si occupassero dei piani di rientro dai disavanzi sanitari regionali. Pur comprendendo l’importanza e la necessità di tale compito, non possiamo non constatare che, ancora una volta, la programmazione in ambito sanitario viene messa da parte.

I danni di una inadeguata programmazione sono davanti agli occhi di tutti, e ancora oggi sentiamo prese di posizione che rischiano di perpetuare tali errori: si continuano ad adottare soluzioni tampone per dare risposta ai problemi in urgenza, senza pensare alle possibili conseguenze da qui ai prossimi anni. Diventa dunque fondamentale agire anche su questo fronte, ed è per questo che chiediamo di rendere la programmazione dei fabbisogni dei professionisti sanitari una priorità per il nostro Paese. 

Gli slittamenti e i ritardi che inficiano la qualità della formazione medica specialistica non sono più tollerabili ed è necessario lavorare fin da ora per fornire all’Osservatorio uno strumento realmente utile. La Legge c’è, il finanziamento, la struttura e gli obiettivi anche, non possiamo aspettare un nuovo Governo e una nuova Legislatura, il tempo per agire è già scaduto. Per segnare realmente una svolta, è necessario che il rilancio del nostro sistema sanitario sia posto da subito al centro dell’agenda politica e che alla formazione medica specialistica sia data la necessaria attenzione.

Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.)

FederSpecializzandi



20 settembre 2022
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