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Sarebbe ora di finirla con incompatibilità ed esclusività

di Marco Ceresa

03 NOV -

Gentile Direttore,
se il SSN pubblico vuole sperare di tornare appetibile e fermare ora la grave emorragia di medici in uscita dagli ospedali, forse dovrebbe adeguare urgentemente anche le proprie regole al momento attuale, considerando anche quelle del servizio sanitario privato accreditato, che infatti attira ormai gli elementi migliori sottraendoli al pubblico, anche per ragioni economiche.

Ormai è davvero incomprensibile che, per coloro che lavorano nel SSN pubblico con vincolo di esclusività, ancora non sia possibile, al di fuori dell’orario di lavoro ordinario dovuto, effettuare prestazioni sanitarie a favore dei malati (sempre più necessarie vista la carenza di medici) ed essere legittimamente anche pagati (direttamente o tramite enti accreditati ….. non costretti magari ad accettare pagamenti forzatamente non fatturati … ).

Altro tema fondamentale è quello di restituire in via esclusiva alla competenza ed al merito (estesi anche a chi non ha mai lavorato nel pubblico, evitando altre logiche), la priorità nella scelta dei responsabili dei servizi, cosa fondamentale per il buon funzionamento di qualsiasi unità operativa, sia per la qualità delle prestazioni erogate ai pazienti, che conseguentemente per la gratificazione del personale sanitario che vi opera e che tenderà a rimanere.

Ora gli stipendi negli ospedali pubblici sono i più bassi di Europa e le condizioni di lavoro sempre più gravose anche per la carenza di personale e tale situazione pare in continuo peggioramento, anche certo per la ormai incomprensibile rigidità del sistema pubblico oltre che per i bassi stipendi stessi in relazione al carico di lavoro.

Anche per ragioni di concorrenza che dovrebbe essere il più possibile paritaria, in un sistema sanitario sempre più misto pubblico-privato, le condizioni lavorative del personale dovrebbero essere almeno similari,come anche il riconoscimento della esperienza maturata nell’uno o nell’altro settore dovrebbe avere ormai lo stesso peso, anche qui per la vera valorizzazione di competenza e merito e non di altro.

Un sistema sanitario pubblico che appare sempre più chiuso ed arroccato in regole obsolete di incompatibilità ed esclusività non può che essere sempre più svilito, senza possibilità di recupero se non viene aggiornato celermente.

Marco Ceresa

Medico



03 novembre 2022
© Riproduzione riservata

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