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INRCA di Roma: "Tra due mesi si chiude, ma ancora non sappiamo dove andremo a lavorare" 

di vari firmatari medici

30 OTT - Gentile direttore,
i sottoscritti dipendenti dell’IRCSS di diritto pubblico INRCA desiderano segnalarle l’improvvisa accelerazione che la crisi dell’Ente ha subito nelle ultime settimane con chiusura stabilita per 31/12/2012 con possibili serie conseguenze sul futuro occupazionale di tutto il personale e grave disservizio per i nostri pazienti (utra 65 enni).

Il nostro è un Istituto a Carattere Scientifico Pubblico che si occupa di invecchiamento e della gestione clinica e terapeutica dei pazienti anziani ( in sede sono presenti reparti di Geriatria, Cardiologia, Edocrinologia -diabetologia e studio delle tireopatie- DHOncologico, Servizio di laboratorio Analisi e Radiologia), che fino ad oggi ha operato nel territorio della Asl/Roma E. 

Come è noto, l’ente è parte di una struttura multiregionale avente sede legale ad Ancona, ma operanelle reti assistenziali del SSR Lazio, come da decreto 80/2010. La crisi finanziaria della struttura sitrascina ormai da alcuni anni, per il mancato riconoscimento da parte della regione Lazio di una quota ingente delle prestazioni effettuate e l’accumulo di un passivo crescente che verrebbe a gravare sul bilancio della regione Marche. Il tentativo del DG Giuseppe Zuccatelli perseguito nell’ultimo anno di porre rimedio alla crisi accorpando l’INRCA di Roma ad una struttura ospedaliera maggiore (S.Andrea, Pol. Casilino, Università Tor Vergata) con lo scopo di ottenere un risparmio sul costo dei servizi (laboratorio, radiologia), si è esaurito all’inizio di luglio per il mancato accordo con la Regione Lazio.

E’ stata allora presa in considerazione l’alternativa della dismissione, con il conseguente avvio di colloqui per la ridestinazione del personale nell’ambito di altre strutture sanitarie dell’area romana; anche questa trattativa si è trascinata senza conclusione alcuna. A questo punto, la presidenza della Regione Marche e la dirigenza dell’Ente hanno deciso in autonomia di procedere alla chiusura della sede romana, prevista per la fine di dicembre; contemporaneamente, sono stati avviati gli atti per la messa in mobilità del personale, comprendente 117 dipendenti, tra medici, infermieri, amministrativi.

Il mancato accordo con la regione Lazio rende tuttavia assai incerto il destino del personale, poiché in assenza di tale accordo non risulta ancora attivata la procedura prevista dal decreto commissariale 49/2011 per le aziende sanitarie pubbliche in dismissione, IRCCS pubblici compresi; tale incertezza si riflette nel fatto che a poco più di due mesi dalla chiusura, né ai dipendenti singoli né alle rappresentanze sindacali è stata data alcuna informazione sulla sede dove potrà continuare l’attività lavorativa.
 
 
I Dottori della sede INRCA di Roma
Donatella Del Sindaco
Mimma Raffaele
Luca Sgorbini
Edoardo Nevola
Emilio Cicone

30 ottobre 2012
© Riproduzione riservata

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