Indagine costruttiva sull’aziendalizzazione in sanità? Sì, ma a chi conviene?
di Nadia Negri
21 GEN -
Genitile direttore,
ho letto, su Quotidiano Sanità, le dichiarazioni rilasciate dal
presidente della Fiaso dottor Alberti. Mi ha particolarmente colpito il passaggio nel quale asserisce che si debba puntare veramente sull’aziendalizzazione che oggi non funziona. Ma per asserire che qualche cosa non ha funzionato bisognerebbe potere, con matematica certezza, analizzare i punti deboli e di forza di un processo veramente applicato con scrupolosa attenzione sin dal 1992, anno in cui fu legittimata tale innovazione da introdurre a breve termine. Ora, onestamente, quanto siamo sicuri di potere attestare che questa aziendalizzazione sia stata effettivamente applicata! O semplicemente si sono stesi fiumi di burocratici formali intenti, che si sono limitati a privilegiare l’apparenza e non concretizzare la sostanza?
Certamente coloro che hanno vissuto e continuano a vivere in prima persona, gli operatori del nostro Servizio sanitario pubblico, saprebbero rispondere con estrema dettagliata esattezza a questo quesito, ma quanto converrebbe agli eventuali dirigenti inadeguati ed inadempienti appellarli, seppure in nome del bene riformatore della nostra sanità pubblica!?
Nadia Negri
Assistente amministrativo, Ospedale Maggiore Bologna
21 gennaio 2013
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