Ordini in Parlamento. Non è un “bel vedere”
di Gianni Melotti
22 MAR -
Gentile direttore,
imbarazzante. E' così che definirei la situazione che vede coinvolti Ordini e Collegio professionale, delle più significative figure sanitarie. Ad un osservatore esterno, come chi scrive, medici, infermieri e farmacisti sembrano uniti nel mantenere le loro contraddizioni: tenere i piedi in due scarpe, coprendosi reciprocamente dagli imbarazzi che la mancanza di una scelta chiara, logica ed equilibrata, sta facendo emergere dopo che, il risultato elettorale, ha catapultato i loro leader in Parlamento.
L'incompatibilità tra il mandato parlamentare e la carica di Presidente di Ordini e Collegi dovrebbe essere data per scontata per allontanare dalle Istituzioni l'ombra di un qualsiasi sospetto nel rispetto dei propri iscritti e di tutti i cittadini che rappresentano. Ad un parlamentare, poi, si impone una precisa scelta di indipendenza, fuori da qualsiasi possibile conflitto di interesse che possa condizionarne l'operato. A mio avviso, quanto sta capitando, non è un bel vedere.
Gianni Melotti
Fisioterapista
22 marzo 2013
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