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Ma la leadership infermieristica è riconosciuta?

di Fabrizio Polverini

08 APR - Gentile Direttore,
il Dirigente Infermieristico è spesso indicato come un sindacalista, altri descrivono la figura come chi sta al potere e ha dimenticato cosa significa essere infermiere. Alcuni dicono sia al pari di un direttore generale o sanitario, ma forse in pochi conoscono l'effettivo ruolo e margine d'azione di questo ruolo raggiunto non con poca fatica. Per la propria categoria professionale è visto come un ex professionista, che risponde solo alle logiche della Direzione, del ”Potere”, scordandosi il vero lavoro di chi sta in trincea: si in trincea, è così che si sentono gli Infermieri nelle nostre Strutture.
Per gli altri Dirigenti è solo un ”Infermiere” che è amico di questo o quel politico di turno o Direttore.

Il professionista dirigente, secondo la legge n. 43 del 2006 (art. 6) è un professionista in possesso della laurea specialistica/magistrale di cui al D.M. 2 aprile 2001 che abbia esercitato l’attività professionale con rapporto di lavoro dipendente per almeno cinque anni. "Contribuisce alla definizione della mission, vision e dei valori guida dell'azienda e persegue il loro raggiungimento attraverso il razionale uso delle risorse umane e materiali disponibili. Fà in modo che sia erogata un'assistenza efficace, efficiente, di qualità, contribuisce alla formazione continua e all'aggiornamento del personale di competenza. E' costantemente sotto controllo e viene valutato per i risultati ottenuti sia economici sia sanitari.

Nella realtà è un “Professionista” che si è rimesso in gioco, tornato dietro i banchi dell’Università dopo anni di lavoro, che ogni giorno prova a gestire non “potere”, ma “responsabilità”, magari di circa 2000 professionisti (non c’è nessun Direttore che gestisce tante risorse) che in termini di budget corrispondono a tanti bei soldini. Cerca di portare avanti dei Professionisti coniugando i valori Professionali con quelli Aziendali. Obiettivo del “manager infermieristico” è quello di gestire ed ottimizzare i tempi di ricovero, evitando lungaggini e conseguenti sprechi di risorse, ma anche di valutare tutti quegli interventi finalizzati al miglioramento delle condizioni di salute non già di un Paziente, ma di una Persona  Questi, infatti, deve essere, è e sarà, sempre al centro degli obiettivi professionali del manager di cui vi sto parlando.

"Il lavoro dei leader potrebbe essere definito come gestione di energia. Loro compito principale è creare un ambiente nel quale questa energia non vada sprecata in lotte intestine e giochi di potere...." (Kets de Vries Leader, giullari, impostori. 1998)

Fabrizio Polverini
Coordinatore Comitato Infermieri Dirigenti
Regione Piemonte e Valle d'Aosta


08 aprile 2014
© Riproduzione riservata

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